I dipendenti da “sostanza” sono in ascesa “esponenziale”: il “ritorno” dell’eroina soprattutto tra i giovanissimi, l’abuso di alcool e la costante evoluzione delle formule sintetiche per confezionare pillole da sballo,
I dipendenti da “sostanza” sono in ascesa “esponenziale”: il “ritorno” dell’eroina soprattutto tra i giovanissimi, l’abuso di alcool e la costante evoluzione delle formule sintetiche per confezionare pillole da sballo, la fanno da padroni.
In 10 anni il numero dei dipendenti da sostanze stupefacenti e psicotrope è raddoppiato e ad essi si sono affiancati –per dirne alcuni- i “dipendenti da sesso” e i “dipendenti da social” che, da soli, contano qualche migliaio di casi di persone prese in cura dai Sert per le sole patologie web-mediatiche.
Per tutti queste persone avete mai sentito parlare di “necessità” di reperire risorse?
Eppure – spiega l’avv. Isabella Rusciano, Segreteria AS.TRO – un giovane che entra nel tunnel della tossicodipendenza genera sicuramente un grave impatto sociale-economico-familiare, incidendo persino sull’ordine pubblico a causa dei molteplici effetti sulla sicurezza di tutti.
Discorso analogo per l’alcool, per il quale esiste sicuramente la possibilità di cura e riabilitazione ma non di rigenerazione degli organi compromessi nè delle cellule nervose devastate.
Alcune sostanze sono lecite, altre no, alcuni fattori di dipendenza sono “eticamente neutri”, altri suscitano dibattiti e reazioni, ma solo per il G.A.P. esistono le associazioni no-slot, no-gioco, ecc…
Le comunità di recupero si mantengono con l’aiuto di benefattori e piccole attività economiche, e non è mai esistito un “programma regionale” che facesse confluire miliardi (i milioni di euro di oggi) verso questi progetti. Eppure solo grazie ad essi, in Italia, “percentuali intere di generazioni” hanno potuto gestire la complessità della nostra società, dove alcool e droga sono spesso abbinati ai “simboli” della gioventù (e non solo).
Per allontanare le persone dalle slot (ma solo da quelle lecite, dove il titolare del locale è persona per bene) sarà probabilmente allestito un esercito composto da martellatori di congegni, ronde di volontari e di sapienti della psicologia. Eppure i congegni da gioco esistono dal 1995, si chiamavano Videopoker, ed erano 800 mila (il doppio delle attuali slot + delle attuali VLT), totalmente nascosti al fisco e totalmente privi di regolamentazione e controllo.
I videopoker sono spariti nel 2004, con l’introduzione dei congegni controllati dallo Stato. Possibile che le “mangiasoldi” della criminalità fossero buone e quelle dell’Amministrazione Finanziaria siano “avvelenate” ?
Solo in Italia !
Solo in Italia si ci preoccupa di fare campagne di persecuzioni demagogiche contro un settore lecito invece di investire risorse e strumenti verso gli effettivi bisogni della società.
Basti pensare a quello che è accaduto lo scorso 8 luglio in Veneto dove -come si legge dalle pagine Facebook e Twitter della nostra Associazione- “la provincia di Venezia, è stata messa in ginocchio da un tornado, intere famiglie hanno perso il lavoro, la propria casa, e nell’inattività dello Stato, a breve, perderanno anche la loro dignità.
Il settore del gioco pubblico, ogni anno rimpingua le casse dello Stato con più di 8 miliardi di euro. È giunto il momento di versare parte di questi soldi verso quei territori e quelle famiglie che ne hanno REALMENTE BISOGNO” .
Sperando di sensibilizzare l’opinione della gente, Astro esprime la più totale solidarietà ai propri associati in Veneto e si augura che presto lo Stato e gli Enti locali possano intervenire per arginare le gravi problematiche del caso e che, in generale, inizino a porre in cima alle priorità l’EFFETTIVO benessere della collettività e non le personali campagne mediatiche di pochi.
Il “distanziometro metrico”: l’efficacia dello strumento “rivelato” dal numero di malati di G.A.P.
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