29 Dicembre 2024 - 00:51

I Monopoli e la procedura definitiva per la sostituzione dei NOE: piovono ricorsi

Come era facilmente prevedibile iniziano a piovere i ricorsi contro l’ultima circolare ADM che ha gettato nuovamente il comparto dei gestori di apparecchi da gioco nella confusione, provocando sicuramente l’ennesima

22 Aprile 2016

Come era facilmente prevedibile iniziano a piovere i ricorsi contro l’ultima circolare ADM che ha gettato nuovamente il comparto dei gestori di apparecchi da gioco nella confusione, provocando sicuramente l’ennesima delusione. E’ infatti di questi minuti la notizia ufficializzata che anche Sapar e Agge Sardegna – dopo Agcai – hanno predisposto un ricorso dinanzi al Tar Lazio contro il modus operandi dell’amministrazione dei Monopoli nel definire quella che sarà la procedura definitiva nel rilascio dei nuovi nulla osta d’esercizio

 

Come spiegano le associazioni, Sapar, in accordo con Agge Sardegna, “esaminata la Circolare ADM 0036179 del 12 aprile 2016, ritenendo la stessa contraria ai principi della Costituzione Italiana e fortemente lesiva dei diritti e degli interessi dei propri Associati comunica che, all’esito di approfondita disamina della fattispecie, ha conferito incaricato agli avvocati Marco Ripamonti, Carlo Lepore e Simone Ciccotti  di predisporre ricorso dinanzi al Tar Lazio, onde conseguirne l’annullamento, previa proposizione di istanza cautelare”.

 

Dopo la pubblicazione da parte dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli dell’ultima circolare per l’attuazione delle norme introdotte dalla legge di stabilità 2016 al comma 922, aumenta la rabbia da parte della categoria del gestore di apparecchi da intrattenimento con vincita in denaro, che quel prodotto ha sempre gestito, per l’apertura di una procedura poco chiara ai più e una tendenza – non solo politica ma anche amministrativa stavolta – che delega sempre maggior responsabilità in capo ai concessionari.

Lungi da noi la presunzione di interpretare la circolare, cerchiamo di ripercorrere i punti salienti della procedura avviata da ADM per la sostituzione dei Noe in maniera più comprensibile attraverso il parere di alcuni gestori.

 

Innanzi tutto va detto che sono numerosi gli operatori che ritengono che questa nota debba essere impugnata da parte dei gestori in quanto si continua a non riconoscere il reale proprietario dei nulla osta in esercizio, conferendo la responsabilità delle pratiche di sostituzione esclusivamente in capo ai concessionari e impedendo di operare in un libero mercato che dia loro la possibilità di scegliere a quale concessionario di rete legarsi.

Per altri, il problema non sarebbe tanto questo, in quanto i nulla osta liberi sul mercato ci sarebbero – in mano ai concessionari – e quindi la possibilità per i gestori di spostare le macchine sarebbe ancora garantita seppur in maniera limitata rispetto a quanto dovrebbe essere in un mercato commercialmente libero. “Il mercato – dicono alcuni – deve essere governato dalle regole della domanda e dell’offerta, su cui poi gli operatori possono agire attraverso la leva del prezzo ma purché sia garantita la libertà delle imprese e non vincolata come invece accade ora”. Va data al gestore la libertà di scegliere il proprio concessionario di fiducia, in base al prezzo ma non sotto i vincoli di concessionari che volendo potrebbero non cedere i noe o porre altri vincoli.

La delusione dei gestori sta nel fatto che l’amministrazione per l’ennesima volta sembra tutelare la parte forte della filiera e quindi i concessionari. Viene tirata una sorta di freno a mano che se da una parte permette ad ADM di tutelare gli introiti erariali, dall’altra porta a favorire indirettamente i concessionari posti più a rischio in questa fase di cambio macchine.

“Tuttavia i proprietari degli apparecchi e dei relativi noe sono i gestori in nome dei quali i concessionari operano le richieste”.

 

Per molti altri gestori, invece, non c’è assolutamente possibilità di cambiare il proprio concessionario, per lo meno in questa fase, “dopo si potrà cambiare concessionario ma limitatamente alle disponibilità di noe degli stessi”.

I nulla osta revocati, decaduti o dismessi (per i quali ultimi non verrà inoltrata la richiesta di sostituzione) – rimarranno nelle mani di ADM che li rilascerà successivamente attraverso una equa suddivisione tra i tredici concessionari in periodi di tempo scaglionati. Tuttavia, per quanto riguarda i noe dismessi dai gestori, molti sono a dubitare che difficilmente i concessionari li cederanno all’Amministrazione senza rivenderli ad altri operatori in maniera autonoma, tanto che ADM non ne avrà mai in quantità tali da poterli cedere equamente tra i 13 aventi diritto (anche se la procedura prevede che per ogni noe sia chiaramente dichiarato il proprietario/possessore/gestore, ndr.). Infatti, i noe che rimarranno in mano di Adm, andranno divisi nella misura di un tredicesimo. Per quanto riguarda i gestori, “la nostra libertà di cambiare o meno concessionario sarà nella disponibilità di titoli autorizzativi liberi in capo a ciascun concessionario di rete, che avrà il potere di decidere se e quando concedere il Noe, aumentando il proprio potere di mercato”. Ovviamente il tutto potrà avvenire dopo il 30 maggio. “Ormai la maggioranza dei  nulla osta sono finiti in mano ai concessionari mentre i reale titolari e proprietari rimangono i gestori non riconosciuti ufficialmente”.

 

 

Le disposizioni della Circolare del 12 aprile – La nota del 12 aprile oltre a fissare un tetto oltre il quale non potranno essere rilasciati nulla osta per tutto il 2016 chiarisce che dal 2017 il numero sarà ridotto. La procedura straordinaria per permettere agli operatori un cambio veloce delle macchine con payout al 70% avrà termine al 30 aprile rispetto al 21 marzo inizialmente prospettato. Oltre quella data sarà avviata dai Monopoli e dai suoi uffici regionali una procedura definitiva durante la quale le richieste di emissione di neo verranno trattate in ordine cronologico.

I Monopoli spiegano che per i titoli autorizzatori che siano stati dismessi per varie ragioni, il concessionario, dopo aver presentato la dichiarazione di cessazione, potrà richiedere il noe sostitutivo non oltre 40 gg dalla dismissione. Il concessionario avrà 10 gg in più rispetto alla procedura in vigore fino ad oggi in virtù del fatto che il gestore dell’apparecchio da sostituire potrebbe essere diverso da quello dell’awp sostitutiva.  Se il concessionario non presenterà richiesta di noe sostitutivi entro i termini il titolo sarà disponibile per il rilascio agli altri concessionari.

Sui Noe revocati o decaduti i concessionari pur dovendo completare la procedura di dismissione non avranno diritto a richiederne di sostitutivi, quindi sarà ADM a dividerli i base alle richieste degli altri operatori. Rientrano tra quelli decaduti, anche tutti i noe richiesti a fine anno e rimasti in magazzino fino al 31 marzo.

Cristina Doganini – PressGiochi

 

 

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