23 Novembre 2024 - 09:12

HostMilano 2023. Fipe dedica uno spazio alle sfide per le gaming halls e al tema del gioco pubblico

Milano – È partita ieri 13 ottobre l’edizione 2023 di HostMilano, fiera dedicata a tecnologie, accessori e servizi per ospitalità professionale e fuoricasa, in scena fino al 17 ottobre nei padiglioni di

14 Ottobre 2023

Milano – È partita ieri 13 ottobre l’edizione 2023 di HostMilano, fiera dedicata a tecnologie, accessori e servizi per ospitalità professionale e fuoricasa, in scena fino al 17 ottobre nei padiglioni di FieraMilano a Rho. Durante i giorni della fiera milanese, il “laboratorio” FIPE presenterà best practice, relazioni, incontri, workshop e servizi innovativi dedicati al settore che andranno a delineare le transizioni che il futuro impone. Spazio anche al settore del gioco pubblico con un talk dedicato a “Gaming Halls: intrattenimento, socialità e consumo responsabile”.

Il laboratorio Fipe mette in mostra attrezzature connesse, casse evolute, sistemi di pagamento, app e menu digitali per creare un ponte tra innovazione e tradizione e consentire alle imprese di sviluppare il business accrescendo conoscenza e raggiungibilità dei propri clienti.

Un cambiamento profondo dei processi aziendali che attraverso la leva della tecnologia e della digitalizzazione permetta ai pubblici esercizi, dalla ristorazione all’intrattenimento, di essere più competitivi, più efficienti e soprattutto più veloci nella gestione del cambiamento.

In questo ambito non va trascurata la transizione professionale che interesserà il personale non solo per gestire questi nuovi processi ma anche per creare un ambiente di lavoro sempre più orientato alla qualità.

 

All’interno del talk che si è tenuto questa mattina hanno preso spazio temi legati all’intrattenimento, alla socialità e al consumo responsabile di gioco all’interno delle gaming halls. Ad intervenire Emmanuele Cangianelli (EGP Fipe), Elisabetta Gregni ed Imma Romano che hanno relazionato sulla regolazione dei giochi e sulle problematiche del settore, sull’impegno delle aziende per la qualità dell’offerta complessiva (compresa ristorazione), cercando di prospettare una visione del futuro delle imprese EGP con ancora più qualificazione dell’offerta anche grazie alla digitalizzazione.

“Con EGP, l’associazione Esercenti gioco pubblico, abbiamo riportato l’intrattenimento all’interno dei pubblici esercizi, come i bar. Questo ci ha consentito di partecipare ai tavoli di discussione per rendere il gioco un settore più sicuro”. Così il presidente di EGP, Emmanuele Cangianelli aprendo i lavori del convegno. 

“Degli oltre 65 mila punti vendita singoli presenti in Italia, 10mila sono punti vendita specializzati. La gran parte di questi esercizi – ha spiegato Cangianelli – propone un’offerta di food&beverage, quindi di ristorazione, ma l’intrattenimento è sempre più importante. Compreso il gioco con vincita in denaro.

Nel nostro settore è fondamentale poter immaginare il futuro dell’intrattenimento con vincita in denaro. Il regolatore in genere insegue il mercato reale ma se lo insegue troppo da lontano il mercato illegale si inserisce nei rapporti tra le imprese e i consumatori. Deve quindi esserci incontro tra quello che la domanda chiede e quello che la regolamentazione permette”.

“Il settore del gioco pubblico è molto regolamentato – ha detto Elisabetta Gregni, responsabile dell’ufficio legale di Novomatic Italia – ma negli ultimi anni le Regioni hanno legiferato in modo autonomo creando anche grandi differenze tra regioni contigue. E questo costituisce problemi notevoli per aziende che devono pianificare investimenti importanti senza avere certezze su come svolgere la priorità attività.

Occorre un riordino che dia certezza in termini di tutela del consumatore e certezza degli investimenti degli operatori a 10-15 anni. Serve una regolamentazione omogenea che permetta a tutti di entrare nel mercato. Penso ai limiti orari che impongono alle aziende immense difficoltà di frammentazione degli orari di lavoro dei dipendenti.

La regolazione nazionale dovrebbe prevedere qualcosa per i comuni per renderli parte nella legislazione regionale stessa. Al momento abbiamo solo l’art. 15 con la legge delega. Vedremo i decreti delegati del Mef cosa conterranno” ha concluso il legale.

 

“Il termine ecosistema – ha spiegato Imma Romano direttore Relazioni Istituzionali e Comunicazione di Codere – è perfetto per descrivere cosa è una sala bingo e una sala giochi di grandi dimensioni. L’ecosistema è rappresentato dal fatto che in una sala di grandi dimensioni legate a multinazionali di livello internazionale presentano una offerta di intrattenimento a 360 gradi che non contempla esclusivamente l’offerta di gioco legale, caratterizzato da personale contrattualizzato con contratti nazionali che sono formati anche per supportare i clienti. Una formazione comporta investimenti significativi perché va aggiornata e adeguata alle condizioni e alle caratteristiche dei clienti, che sono in continua trasformazione. Entrare in una sala giochi legale significa entrare in un ambiente trasparente, che non ha niente da nascondere e che opera nel rispetto delle regole non solo di legge ma anche di prevenzione dei possibili risvolti problematici dell’offerta. Ecco perché queste sale garantiscono non solo la soddisfazione del cliente ma anche la massima sicurezza per la salute.

Una parte importante dell’offerta delle nostre sale è rappresentata dalla ristorazione. Offriamo non solo gioco ma anche food & beverage che è un tema molto attenzionato nelle sale che hanno dei dipartimenti specifici da dedicare al settore ristorazione. Con un impegno notevole sulla qualità del cibo e l’obiettivo di rendere la permanenza in una sala giochi sempre più caratterizzata dall’intrattenimento complessivo. Nelle sale ci sono livelli di professionalizzazione diversissimi: dagli operatori di gioco a professionalità per altri livelli di intrattenimento come cuochi o altro. L’attenzione al cliente ci guida anche nella scelta del personale e nella sua successiva formazione.

Le sale sono frequentate non solo da giovanissimi, quindi mantenere un po’ la tradizione guardando sempre al futuro è un tema importante. Come per tanti altri settori, la digitalizzazione sarà una chiave, superare tutto ciò che deve essere stampato, sarà determinante per il futuro”.

 

“Certamente la regolamentazione in questa fase è la chiave che dal 1948 rende ancora oggi contemporanea la riserva allo stato di offerta di questi servizi. Non si può tuttavia non coinvolgere gli enti locali nella ricerca delle soluzioni migliori – ha detto in conclusione il presidente di EGP cercando di delineare una visione del futuro del mercato. “Bisogna prepararsi al cambiamento dei consumi nel tempo libero che vede una sempre maggiore digitalizzazione. Ma nei Paesi che sono più digitalizzati dell’Italia, vediamo che le attività del tempo libero rimangono molto legate alla presenza e alle relazioni fisiche.

Pensiamo che su questa base si possa investire sul settore dei giochi, ma servono le condizioni per investire, che richiedono certezza negli anni e che avranno a che fare con il rapporto con il personale, con la formazione, con gli investimenti in tecnologie e strutture che non possono essere fatte con il rischio di interruzione dell’attività. Serve quindi una programmazione frutto dell’interazione anche con le realtà locali.

Egp continua a investire sulla formazione del personale, che rimane lo strumento più efficace per la prevenzione delle dipendenze da azzardo.  Ma bisogna avere le certezze normative che consentono di pianificare le attività secondo i principi di una buona amministrazione.

Il MEF ha l’opportunità di riscrivere importanti regole e speriamo che la politica possa cogliere questa opportunità dopo venti anni di legalizzazione dell’offerta di gioco”.

Romano (Codere Italia): “Nelle sale giochi l’offerta di food&beverage ci permette di soddisfare al meglio le aspettative del cliente”

Gregni (Novomatic Italia): “La Delega fiscale introduca una normativa per il settore giochi unitaria in tutto il Paese”

Cangianelli (EGP): “Formando i dipendenti possiamo svolgere un ruolo attivo nel contrasto alla dipendenza da gioco”

 

PressGiochi

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