“C’erano una volta – scrive alla nostra redazione l’avvocato Osvaldo Asteriti – le lotterie a estrazione differita, giochi d’azzardo innocui che facevano sognare di tanto in tanto alle persone una
“C’erano una volta – scrive alla nostra redazione l’avvocato Osvaldo Asteriti – le lotterie a estrazione differita, giochi d’azzardo innocui che facevano sognare di tanto in tanto alle persone una vincita in grado di cambiare la vita. La vincita era quasi impossibile, ma cercare di conseguirla non rovinava la vita e non faceva ammalare, come invece accade oggi, con le lotterie istantanee.
Per il 2017 sono state confermate due sole lotterie, quella abbinata al “Premio Louis Braille” organizzato dall’Unione Italiana Ciechi e la Lotteria Italia. Due lotterie a estrazione differita a fronte di 56 lotterie a estrazione istantanea, gratta & vinci, oggi attive. La scarsa “remuneratività” per lo Stato di un tipo di lotteria, in cui il biglietto si acquista oggi, mentre l’estrazione avviene dopo qualche tempo, ha determinato la loro quasi completa scomparsa.
Lo scarso successo delle lotterie tradizionali è dovuto alla loro meccanica di gioco: il lungo tempo che intercorre tra l’acquisto del biglietto e l’estrazione, che avviene una volta sola, per tutti i tagliandi venduti. Completamente diversa dalla meccanica di gioco delle lotterie nazionali a estrazione istantanea, caratterizzata dalla contemporaneità tra l’acquisto del biglietto e l’ “estrazione”, attraverso la rimozione della vernice che ricopre l’area di gioco. Ogni giocatore che acquista un tagliando procede alla propria personale estrazione e scopre subito se ha vinto.
Questa caratteristica ha decretato il successo dei gratta & vinci, miliardi di tagliandi in distribuzione e milioni venduti ogni giorno, una offerta enorme sostenuta dai monopoli senza esitazioni, senza scrupoli, perché la vendita dei biglietti colorati assicura allo Stato lauti guadagni. Il rovescio della medaglia di questo meccanismo, che riduce i tempi di gioco, che accelera fino a rendere vertiginosa la frequenza di “estrazione”, che assicura ai giocatori una soddisfazione immediata e frequente, è che induce dipendenza.
Nonostante ciò, il sistema viene utilizzato, anzi opportunamente “rinforzato” dai monopoli, con diversi stratagemmi, quali le “quasi vincite” e la distribuzione quasi dell’intero montepremi attraverso premi di valore modesto o addirittura di importo pari al costo del biglietto, così che il loro conseguimento si trasformi in una sicura coazione a ripetere la giocata.
In questi giorni il Governo ha presentato in Conferenza unificata una proposta di “riordino dei giochi” che poteva rappresentare l’occasione per “riordinare” anche il settore delle lotterie istantanee, magari attraverso una riduzione del loro numero, la fissazione di un limite nella quantità di biglietti distribuiti da ciascuna, la modifica della struttura premi, al fine di assicurare una maggiore tutela della salute dei giocatori.
Ma il sottosegretario Baretta – conclude Asteriti – ha precisato che “In questo momento ci occupiamo solo di slot e non è al vaglio la possibilità di estendere i divieti ad altri tipi di giochi come i Gratta & Vinci, naturalmente senza indicare le ragioni di questa scelta, certamente non giustificabile con l’alibi del contrasto al gioco d’azzardo illegale, non potendosi sostenere, per i gratta & vinci, che una riduzione dell’offerta legale favorirebbe l’offerta illegale.
Come al solito, un semplice no perché no!”.
PressGiochi
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