Il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali ha il dovere di promuovere lo sviluppo dell’allevamento, grazie ai proventi delle scommesse, avvalendosi di tre aree tecniche, rispettivamente galoppo, trotto e
Il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali ha il dovere di promuovere lo sviluppo dell’allevamento, grazie ai proventi delle scommesse, avvalendosi di tre aree tecniche, rispettivamente galoppo, trotto e sella. Lo dichiara in una interrogazione parlamentare rivolta direttamente al Mipaaf, l’on. Guido Duidesi della Lega Nord che chiede “di promuovere in tempi brevi una riforma completa ed efficiente, profondamente innovativa, etica e trasparente, con regole chiare, al fine di garantire al settore dell’ippica nazionale una « governance» con il compito e l’onere di avviare tutte quelle trasformazioni che sono necessarie per arrivare all’autosufficienza dell’intero settore e farlo uscire dalla grave crisi e dare al medesimo rilancio, visibilità e nuove prospettive di sviluppo per l’indotto, tenendo in debita considerazione la specificità del settore ippico che, a differenza dei giochi generalisti, attraverso la scommessa ippica, svolge un diretto ruolo di sostegno al settore agricolo e induce positivi effetti nei settori del turismo e dell’artigianato”.
Guidesi ricorda che “il passaggio della gestione dei giochi all’Amministrazione autonoma monopoli di Stato (AAMS) ha portato ad una diminuzione del volume di scommesse che ha raggiunto nel 2011 il 25 per cento in meno rispetto all’anno precedente. La scommessa ippica è ancora quella a più basso ritorno per lo scommettitore e meno remunerativa per lo Stato.
Nel corso degli anni l’UNIRE è stato spogliato di ogni capacità gestionale e tecnica perdendo autorevolezza e mancando al proprio ruolo di guida dell’ippica italiana. Contemporaneamente alcuni concessionari hanno approfittato per spingere altri tipi di giochi molto più vantaggiosi che hanno causato un impatto devastante sul settore ippico e che ha visto la costante diminuzione di interesse per le corse e le relative scommesse; si è pensato quindi di risolvere il problema facendo subentrare (legge 15 luglio 2011, n. 111) all’UNIRE, l’Agenzia per lo sviluppo del settore ippico (ASSI). L’ASSI , poi soppressa, era chiamata a svolgere compiti relativi al miglioramento delle razze equine, alla gestione dei libri genealogici, alla programmazione delle corse e dei programmi di allevamento, alla gestione del servizio di diffusione delle riprese televisive delle corse”.
Guidesi ha inoltre denunciato come il crollo di credibilità degli ultimi anni ha provocato il collasso del gioco, la sparizione dei proprietari e la caduta dell’interesse di sponsor, investitori, media e organizzatori di eventi per il grande pubblico.
PressGiochi