Gino Gaude, operatore del settore dell’intrattenimento, risponde all’on. Marco Baldassarre di AL in merito alla sua comunicazione sul divieto piemontese al gioco pubblico. “E’ indubbio che il primo a perdere
Gino Gaude, operatore del settore dell’intrattenimento, risponde all’on. Marco Baldassarre di AL in merito alla sua comunicazione sul divieto piemontese al gioco pubblico.
“E’ indubbio che il primo a perdere – afferma Gaude – è proprio Lei On. Baldassarre con i suoi riferimenti al presidio di legalità, al settore legale ed ai 15.000 posti di lavoro a rischio nel Piemonte.
Or bene, la sua presa di posizione a favore delle cosidette “macchinette mangia-soldi” è a dir poco clamorosa. Atteggiarsi a paladino di 15.000 persone che rischiano il posto di lavoro (che così non è) senza un minimo accenno agli oltre 45.000 malati da gioco compulsivo nel solo Piemonte, è comportamento irresponsabile perché alle piccole e medie imprese che Lei richiama nel suo articolo, nessuno vieta di costruire giochi alternativi alle slot e assumere quindi manodopera, altro che occupazione a rischio.
Presupporre, infine, un regalo del Consiglio regionale del Piemonte alle organiz-zazioni criminali, ignorare i buoni propositi di liberare i cittadini da una permis-siva illegalità del Governo e gli aspetti positivi sanitari delle leggi fotocopie di tutte le Regioni d’Italia è solo retorica.
Cui prodest? Al buon senso, all’igiene sociale e alla povertà sempre più diffusa On. Baldassarre.
Gino Gaude”.
PressGiochi
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