Don Enzo Capitani, direttore di Caritas di Grosseto interviene sulla recente pronuncia del Tar che ha ordinato la sospensiva dell’ordinanza del sindaco di Grosseto sulle slot sulla “disciplina orari di
Don Enzo Capitani, direttore di Caritas di Grosseto interviene sulla recente pronuncia del Tar che ha ordinato la sospensiva dell’ordinanza del sindaco di Grosseto sulle slot sulla “disciplina orari di apertura sale giochi autorizzate ai sensi degli artt. 86 e 88 TULPS 1931 e di funzionamento degli apparecchi con vincita in denaro di cui all’art. 110 c. 8 TULP 1931 installati negli esercizi autorizzati ai seni degli artt. 86 e 88 TULPS 1931.
“Non ci rassegniamo all’idea che sia una statistica a dover stabilire se una situazione sia socialmente pericolosa. La piaga del gioco sta facendo danni in tante famiglie e noi continueremo ad aiutarle e a impegnarci contro i rischi del gioco d’azzardo”.
“Meraviglia non poco che per agire e fare prevenzione su un fenomeno serio come il gioco d’azzardo bisogna che prima ci siano ‘morti in battaglia’. Purtroppo – prosegue il direttore di Caritas – mi pare che si ripercorrano gli stessi errori di approccio fatti in passato con la tossicodipendenza distinguendo fra ludopatia, dipendenza dal gioco eccetera. Anzi, in questo caso addirittura si cerca nelle statistiche la motivazione per intervenire. Solidarietà, quindi, al Comune di Grosseto. Da parte sua la Caritas continuerà a stare dalla parte di chi soffre e siccome sono diverse decine le famiglie con problemi generati dal gioco, continueremo ad aiutarle e ad impegnarci, con tutto coloro che lo vorranno, perché non si abbassi la guarda su questi problemi”.
Grosseto: il Tar Toscana boccia i limiti orari alle slot machine
PressGiochi
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