In Gran Bretagna il 37,1% dei giocatori online sono classificati come giocatori non problematici, il 33,9% giocatori a basso rischio, il 22,6% come moderati e il 6,3% sono giocatori problematici.
In Gran Bretagna il 37,1% dei giocatori online sono classificati come giocatori non problematici, il 33,9% giocatori a basso rischio, il 22,6% come moderati e il 6,3% sono giocatori problematici.
Lo rivela uno studio realizzato da PwC per Gamble Aware su una indagine che ha coinvolto 10.635 britannici.
A pochi giorni dalla pubblicazione dello studio reso noto dalla Gambling Commission a sostegno delle modifiche normative che il Governo sta pensando di attuare per far fronte al problema del gioco d’azzardo patologico causato dagli apparecchi da gioco per le scommesse Fobt’s, Gamble Awere allarma anche sui rischi derivanti dal gioco online.
Come anticipato ieri, questi dati hanno mobilitato gli operatori del settore che si sono definiti pronti a sviluppare ed attuare misure più incisive per individuare i giocatori con potenziali problemi e intervenire con maggiore rapidità.
L’indagine rivela che i giocatori problematici tipicamente piazzano scommesse più alte, scommettono in modo irregolare, con volumi più elevati e depositano più soldi quando giocano. Questo ha portato PwC a concludere che i giocatori a rischio dipendenza possono essere facilmente individuati e possono essere quindi sviluppate tecniche per evitare che cadano nella patologia vera e propria. L’identikit tracciato dallo studio, ci dice che è uomo, single e disoccupato in cerca di lavoro, il giocatore più propenso a cadere nel vortice del gap. Le persone con problemi di gioco spendono in media 98 sterline al giorno, piazzano fino a 90 scommesse e giocano fino a tarda notte, a differenza dei giocatori non a rischio che giocano in media sole 14 £ ogni giorno.
Chi gioca in modo ossessivo, scommette tutti i giorni, a differenza di coloro che si intrattengono specialmente nel fine settimana.
Gamble Aware ha affermato che queste informazioni saranno utili alle società per far fronte a questo problema, criticando il fatto che fino ad oggi l’industria ha usato male e con lentezza gli strumenti di intervento che aveva a disposizione.
Il deputato laburista Carolyn Harris, del Swansea East, ha dichiarato: “È una verità sconveniente per le società di gioco online che una tale percentuale di entrate provenga proprio dai giocatori problematici”. Per Harris il Governo dovrebbe intervenire, ma nel progetto di legge che modificherà entro l’anno le caratteristiche delle tanto accusate Fobts non si parla di gioco online.
L’amministratore delegato di Gamble Aware, Mark Etches, ha dichiarato che con l’aumento delle scommesse sui dispositivi mobili è diventato più facile giocare in qualsiasi momento e in qualsiasi posizione.
“Siamo lieti di vedere l’industria del gioco d’azzardo online esplorare modi efficaci per aiutare a identificare i giocatori di gioco e le persone a rischio” ha concluso.
SPESA MEDIA DEI GIOCATORI (PwC)
PressGiochi