Meloni è stata convocata alle 16.30 da Mattarella, che dopo il secondo giorno di consultazioni è in procinto di darle l’incarico per formare il nuovo governo. La premier in pectore
Meloni è stata convocata alle 16.30 da Mattarella, che dopo il secondo giorno di consultazioni è in procinto di darle l’incarico per formare il nuovo governo. La premier in pectore ha dichiarato: «Tutta la coalizione ha dato una indicazione unanime proponendo la sottoscritta per il mandato di formare il nuovo governo. Ora attendiamo le indicazioni del presidente della Repubblica. Già da ora annunciamo che siamo pronti perché vogliamo procedere nel minore tempo possibile».
Meloni dovrebbe annunciare l’incarico senza riserva e tornare al Colle intorno alle 18, con la lista dei ministri. Così come segnala Adnkronos, Meloni non intende mollare la presa sulla Giustizia, con l’ex pm Carlo Nordio, favorito sull’azzurra Maria Elisabetta Alberti Casellati, sponsorizzata da Silvio Berlusconi e uno dei motivi del braccio di ferro in corso con Forza Italia. L’ex presidente del Senato viene comunque data ‘dentro’, forse alle Riforme, insieme ad Antonio Tajani che va verso gli Esteri. Nessun problema per Gilberto Pichetto Fratin (gradito alla Meloni) e in pole per la Transizione ecologica. L’Università dovrebbe essere assegnata alla forzista Gloria Saccani Jotti, mentre Annamaria Bernini sarebbe sempre in corsa per la Funzione pubblica o l’Istruzione.
Quanto alla Lega, Matteo Salvini dovrebbe andare alle Infrastrutture, Giancarlo Giorgetti all’Economia, il prefetto Matteo Piantedosi al Viminale, Roberto Calderoli agli Affari regionali, Simona Baldassarre alla Famiglia. Il giurista Giuseppe Valditara è indicato all’Istruzione (ma Mario Pittoni rimane sempre in corsa). Partita ancora aperta per affidare un dicastero a ‘Noi moderati’, che hanno già ottenuto alcuni posti nell’Ufficio di presidenza di Camera e Senato e sono riusciti a formare i gruppi autonomi grazie a parlamentari di Fdi in prestito. Se i centristi dovessero spuntarla, ne beneficerebbe Maurizio Lupi (in lizza per i Rapporti con il Parlamento). Per il Lavoro si pensa a Marina Calderone e per la Salute un tecnico, Francesco Rocca su tutti.
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Fonte immagine: ansa.it