26 Dicembre 2024 - 01:58

Governo giallo-verde: chi sarà il Sottosegretario all’Economia con Delega ai Giochi?

Nel tardo pomeriggio di ieri Palazzo Chigi ha ospitato il vertice tra Giuseppe Conte, Luigi Di Maio e Matteo Salvini, convocato per definire le nomine di sottosegretari e viceministri del

11 Giugno 2018

Nel tardo pomeriggio di ieri Palazzo Chigi ha ospitato il vertice tra Giuseppe Conte, Luigi Di Maio e Matteo Salvini, convocato per definire le nomine di sottosegretari e viceministri del governo giallo-verde. Tuttavia, il Consiglio dei Ministri ha dovuto affrontare tematiche più urgenti come l’emergenza Aquarius e il G7, da poco conclusosi.

 

Ma il Consiglio dei Ministri convocato alla presenza anche di Giancarlo Giorgetti, dovrà quanto prima chiudere il cerchio sulla squadra di Governo e da martedì tutte le caselle dei dicasteri avranno un volto, un nome e un cognome. Atteso per domani, infatti, un Consiglio dei ministri ad hoc per ufficializzare il completamento della squadra di palazzo Chigi.

 

Per quanto riguarda i nomi che circolano per il Ministero dell’Economia, i papabili tra viceministri e sottosegretari sono i 5 Stelle Laura Castelli e Stefano Buffagni, ai quali potrebbero essere affiancati i leghisti Massimo Garavaglia e Alberto Bagnai.

Il grillino Stefano Buffagni sembra favorito rispetto a Laura Castelli, mentre per i leghisti si fa il nome dell’economista euro-scettico Alberto Bagnai e dell’ex assessore all’economia lombardo Massimo Garavaglia, che, forte delle sue esperienze pregresse e delle competenze maturate, è un candidato ideale per un sottosegretariato economico (anche perché conosce gli antri più nascosti ed influenti dei palazzi del potere romano).

Uno di questi candidati, potrebbe quindi andare a ricoprire il ruolo di sottosegretario all’economia con delega ai giochi.

 

E qui veniamo a noi.

 

 

Laura Castelli  – dopo un periodo di militanza nel centrosinistra come portaborse del consigliere regionale Mariano Turigliatto, entra a far parte del M5S. Castelli potrebbe scippare al leghista Garavaglia il ruolo di viceministro, ruolo fondamentale perché è il contrappeso politico del titolare tecnico Giovanni Tria.

La parlamentare al suo secondo mandato, accusata in passato di aver utilizzato ufficio, mail, telefono e strutture del parlamentino piemontese per arrotondare attraverso un suo improvvisato CAF, ha avuto più volte modo di occuparsi di gioco d’azzardo in Parlamento.

Parlando di contrasto alla povertà, Castelli ha più volte proposto di reperire le risorse necessarie “in taluni settori – come il gioco d’azzardo o le pensioni d’oro – che interessano direttamente «le tasche» di chi propone questa manovra e dei soggetti vicino a costoro”.

Tra le sue proposte più interessanti nell’ultima legge di Bilancio, ricordiamolo, quella di affidare ai Comuni la potesta di rilasciare le licenze per «L’apertura di esercizi con gli apparecchi che erogano vincite in denaro di cui all’articolo 110, comma 6, lettera a), (slot machine, ndr . ) del testo unico di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, e la messa in esercizio di ciascun apparecchio”.

Mentre alla potestà delle Questure avrebbe voluto affidare quella per “L’esercizio con apparecchi videoterminali di cui all’articolo 110, comma 6, lettera b), ( video lotterie, ndr. ) del testo unico di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, l’esercizio di sale bingo e agenzie di raccolta delle scommesse ippiche e sportive”.

Oltre alla previsione di distanze di 300 e 200 metri per l’offerta di giochi d’azzardo dai luoghi sensibili, la Castelli, in occasione della Manovra di primavera 2017, tra uno dei tanti emendamenti spot del M5S ha proposto l’aumento del preu delle VLT al 19%.

 

 

Stefano Buffagni, definito l’uomo ombra di Luigi Di Maio, con un passato da consigliere regionale in Lombardia, è entrato alla Camera il 4 marzo scorso forte dei buoni legami sia con la Casaleggio Associati sia con la Lega di Matteo Salvini.

Si è fatto le ossa in un call center e poi ha lavorato come stagista tra gli scaffali Ikea. Ora, da commercialista, assicura che le grandi aziende non hanno segreti per lui. A Buffagni, è stato demandato anche il compito di accreditare il nuovo Capo Politico negli ambienti imprenditoriali milanesi.

Buffagni, in materia di giochi d’azzardo, nel 2013 all’interno del Consiglio regionale della Lombardia ha sostenuto, con il voto favorevole, la proposta di legge contro il gioco d’azzardo patologico discussa e approvata dal Consiglio. “Non possiamo usare il gioco d’azzardo per fare cassa e poi pagarne il costo sociale” aveva detto in quell’occasione.

“Il Movimento 5 Stelle – aveva aggiunto successivamente – sta portando avanti a tutti i livelli la battaglia contro lo Stato, i politici amici e le lobby che fanno enormi profitti sulle vittime del gioco d’azzardo, soggetti deboli e non tutelati da regole chiare. Per M5S l’approvazione è un primo passo, in ambito locale, al contrasto alle ludopatie”.

 

 

Massimo Garavaglia – Conosciuto perfettamente dagli operatori del gioco pubblico, invece l’assessore della Lega Nord Massimo Garavaglia.

Responsabile all’Economia della Regione Lombardia, Garavaglia ha rappresentato le Regioni durante i due anni di lavoro in Conferenza Unificata per raggiungere l’accordo con il Governo. Fermo sostenitore della supremazia delle Regioni nella regolamentazione dell’offerta dei giochi, Garavaglia potrebbe però rappresentare un Garante dell’intesa siglata il 7 settembre 2017 e condurre ad una definitiva attuazione delle norme sottoscritte dalle Regioni.

 

 

Alberto Bagnai – sappiamo poco invece del pensiero di Bagnai in materi di giochi. Professore associato di politica economica all’Università Gabriele d’Annunzio, è stato eletto al Senato della Repubblica lo scorso 4 marzo, ha avuto poco modo di esprimersi sulla materia tanto preso dal criticare l’Euro e i danni che avrebbe prodotto sull’economia e sulla stessa democrazia.

 

 

Cristina Doganini – PressGiochi