25 Novembre 2024 - 09:54

Gori (Bergamo): “Giovedì in Conferenza Unificata la proposta delle Regioni per la rottamazione totale delle slot distribuite nel Paese”

Con la conferma dell’assegnazione della Delega ai giochi al Sottosegretario Pier Paolo Baretta può proseguire il lavoro avviato in Conferenza Unificata per il riordino del settore dei giochi. La conferma

29 Gennaio 2017

Con la conferma dell’assegnazione della Delega ai giochi al Sottosegretario Pier Paolo Baretta può proseguire il lavoro avviato in Conferenza Unificata per il riordino del settore dei giochi. La conferma ci arriva dalle dichiarazioni del sindaco di Bergamo Giorgio Gori che ieri ha fatto sapere che si tornerà a parlare di giochi nella prossima seduta di giovedì 2 febbraio in Conferenza. Lì sarà presentata al Governo la proposta delle Regioni e dell’Associazione dei Comuni, Anci, annunciata ieri da Gori.

 

“Nel 2016 – ha dichiarato Gori nel discorso tenuto in occasione dell’Assemblea degli amministratori del Pd – gli italiani hanno speso in giochi il 7% in più del 2015, con 95 mld di spesa, il 4,4 del Pil, una cifra enorme pari, poco meno, di quanto tutti noi italiani spendiamo per mangiare. Questi 95 miliardi sono la misura dell’ignoranza di un meraviglioso Paese che ha deciso di autodistruggersi.

Quando ho saputo che nella mia città si giocava molto più di così ho deciso di intervenire.

Siamo partiti da una importante ricerca per contingentare il numero di slot nella mia città e punti di gioco, analizzando anche i ricorsi tra operatori del gioco e amministrazioni che spesso avevano portato i comuni a perdere di fronte ai tribunali. A Bergamo la spesa per gioco è eccessiva, molto superiore rispetto alla nostra provincia e alla media nazionale. I giovani, ad esempio, coloro che non potrebbero giocare per legge, invece giocano anche una volta a settimana. Abbiamo documentato inoltre l’azzardo passivo, il danno da gioco patologico che deriva a chi è vicino a chi ha problemi di GAP. Molte persone pagano un prezzo elevato perché subiscono i danni di chi gioca, per questo come sindaco ho deciso di intervenire.

 

A questo si è aggiunta la pericolosità dei gratta&vinci: le ricerche documentano che è un gioco che favorisce la dipendenza visto che in Italia produciamo molti più grattini di altri Paesi europei.

Per questo abbiamo regolamentato l’offerta nella nostra città, applicando la legge regionale ma estendendo il divieto a tutti i giochi. Tanti nuovi divieti, distanze da luoghi sensibili e un’ordinanza con dei limiti orari che introduce tre fasce nelle quali si può giocare. E’ importante fermare le giocate, gli spazi di gioco nell’arco della giornata ed evitare il flusso ininterrotto tipico di chi gioca alle macchinette.

 

Non si tratta di cancellare il gioco legale, siamo convinti che quello legale sia molto meglio di quello illegale in mano alla criminalità organizzata, ma di arginare gli effetti del gioco e ridurre il danno che sta producendo nelle nostre città. Ci sono stati numerosi ricorsi, tutti si stanno un po’ svegliando, anche le grandi società del gioco con i loro grandi uffici legali. Ci difenderemo con gli strumenti che abbiamo, avendo lavorato bene io sono molto fiducioso sulla possibilità di tenuta di questi dispositivi.

 

La Federazione italiana tabaccai – cito il caso più divertente – ha fatto un esposto alla Corte dei Conti perché il mio regolamento ha prodotto una riduzione del 27% del gioco a Bergamo, ovvero 76mln di euro in meno giocati e questo porterà lo Stato a percepire una riduzione delle entrate erariali di 7,6mln, per questo la Federazione ha chiesto che sia il mio comune a pagare questo danno. Non siamo spaventati anche se è evidente l’intento intimidatorio affinché altri sindaci non seguano il nostro esempio. Non so se effettivamente è vero che si siano giocati 76mln in meno, ma se così fosse, vuol dire che quei soldi sono andati all’economia reale.

Ogni euro sottratto al gioco d’azzardo contribuisce a rilanciare il risparmio delle famiglie, i consumi e il gettito erariale per lo Stato.

 

 

Il Governo Renzi aveva preso un impegno che era quello di ridurre l’offerta di gioco a partire da Bar e tabacchi. Avevamo avviato una discussione con il sottosegretario Baretta che è continuata anche con il nuovo Governo. Per questo, insieme all’Anci, giovedì prossimo presenteremo nel prossimo incontro in Conferenza Unificata la nostra proposta per una regolamentazione del gioco.

E’ un risultato molto apprezzabile – conclude Gori –  perché (nella proposta delle Regioni, ndr) è  prevista la totale rottamazione delle attuali macchine distribuite in tutto il Paese, eliminazione che solo in parte sarà sostituita successivamente da apparecchi a controllo remoto. Si prevede una drastica riduzione dei punti di gioco che noi stimiamo possa arrivare fino al 50%. Dovremo lavorarci ma sarebbe un risultato importante frutto dell’impegno profuso negli ultimi anni dai tanti sindaci che hanno lottato su questo fronte”.

 

Cristina Doganini – PressGiochi

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