12 Gennaio 2025 - 13:55

Gli ormoni sessuali, tra i fattori di sviluppo della dipendenza da gioco

Gli ormoni sessuali influiscono in maniera determinante nello sviluppo delle dipendenze, in particolare su quelle legate al gioco d’azzardo patologico o ad Internet. Lo rivela Liana Fattore e i colleghi

26 Agosto 2015

Gli ormoni sessuali influiscono in maniera determinante nello sviluppo delle dipendenze, in particolare su quelle legate al gioco d’azzardo patologico o ad Internet. Lo rivela Liana Fattore e i colleghi di diversi centri di ricerca di eccellenza presenti in Italia, a Cagliari, in una articolo pubblicato su Frontiers in Neuroendocrinology nel quale hanno analizzato i dati provenienti da studi epidemiologici e neurobiologici e i potenziali fattori di rischio, dando particolare enfasi ai tipi di dipendenza comportamentale come quella legata al gioco o a internet.

Le dipendenze comportamentali rappresentano uno spettro complesso di disturbi che dipendono da diversi fattori, inclusi quelli ambientali, le comorbidità, i tratti di personalità e la risposta allo stress. Le attività quotidiane che producono una ricompensa immediata come ad esempio mangiare, fare esercizio fisico, il sesso, il gioco d’azzardo, attivano specifici circuiti cerebrali. Queste attività, a causa delle similitudini con le caratteristiche cerebrali e comportamentali che si riscontrano nella dipendenza da sostanze, negli individui vulnerabili possono condurre a problemi clinici, che tuttavia possono variare a seconda del genere.
Uomini e donne presentano infatti, una diversa propensione a sviluppare una dipendenza comportamentale che è si funzione dell’assetto genetico e di fattori sociali, ma anche delle fluttuazioni ormonali: negli uomini i livelli di testosterone variano notevolmente nel corso della giornata e sono influenzati da specifici fattori ambientali e genetici individuali, al contrario, nelle donne i livelli di estrogeni e progesterone variano notevolmente a seconda del ciclo mestruale, dell’età pre o post-menopausa, e dell’uso o meno, di contraccettivi orali. Inoltre, anche se in misura minore, il testosterone può incidere sui comportamenti motivati anche nelle femmine, nelle quali è stato trovato esercitare effetti gratificanti e di rinforzo che sembrerebbero essere mediati sia dagli androgeni che dagli estrogeni.
Studiare il cervello e i fattori genetici che consentono ad uno stimolo di ricompensa di diventare patologico, sono cruciali per individuare trattamenti efficaci sia per le dipendenze da sostanze che per altri tipi di dipendenza. Sarà inoltre importante, concludono gli autori, realizzare nuovi studi sulle differenze di genere nel controllo delle dipendenze comportamentali, per meglio comprenderne l’eziologia e progettare adeguati trattamenti, mirati a seconda del genere.

 

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