Il Gruppo Pompidou, piattaforma del Consiglio d’Europa sulla cooperazione in materia di droghe e dipendenze, ha presentato il progetto “Promuovere la salute mentale di minori e giovani affrontando i rischi
Il Gruppo Pompidou, piattaforma del Consiglio d’Europa sulla cooperazione in materia di droghe e dipendenze, ha presentato il progetto “Promuovere la salute mentale di minori e giovani affrontando i rischi posti dai videogiochi e dal gioco d’azzardo online”. Il progetto sarà cofinanziato dall’Unione europea mediante lo Strumento di sostegno tecnico (SST) e attuato dal Consiglio d’Europa, in cooperazione con la Commissione europea, sostiene Cipro, Croazia, Italia, Malta, Polonia, Portogallo, Repubblica ceca, Slovenia e Ungheria. L’obiettivo principale del progetto è affrontare i rischi legati all’utilizzo eccessivo di videogiochi e giochi d’azzardo online tra i minori e i giovani.
“Pur essendo i videogiochi e il gioco d’azzardo online attività ricreative diffuse tra la maggior parte delle persone, la ricerca mostra tassi di utilizzo eccessivo più elevati tra i giovani, con un’incidenza maggiore nei ragazzi che nelle ragazze, rispetto alla popolazione generale. Questo tipo di utilizzo può avere ripercussioni sulla salute mentale, causando elevati livelli di ansia, depressione, scarso rendimento accademico e stress”, ha sottolineato Orsolya Király, ricercatrice e docente presso l’Istituto di Psicologia, Eötvös Loránd University, Budapest.
Durante la presentazione dell’evento sono stati forniti una serie di dati sul quadro generale della situazione in Italia. Uno studio condotto su oltre 8.700 studenti italiani tra gli 11 e i 17 anni ha rilevato che quasi il 12% degli adolescenti, soprattutto maschi, è a rischio di dipendenza dai videogiochi. Questo corrisponde a circa 500.000 ragazzi. Le perdite finanziarie associate al gioco d’azzardo e al comportamento compulsivo che può derivare dall’uso dei videogiochi e dal gioco possono inoltre generare sentimenti di vergogna, senso di colpa e bassa autostima.
È stata sottolineata poi una correlazione tra la dipendenza dai videogiochi e la depressione, infatti è emerso che gli adolescenti a rischio di dipendenza dai videogiochi presentano una maggiore probabilità di soffrire di depressione e ansia sociale. Il rischio di dipendenza dai videogiochi è più elevato nei maschi, con il 18% degli studenti maschi delle scuole medie e il 13,8% degli studenti maschi delle scuole superiori a rischio. Per le femmine, le percentuali sono rispettivamente del 10,8% e del 5,5%. La pandemia ha amplificato il disagio tra i giovani, contribuendo all’aumento delle dipendenze tecnologiche e influenzando negativamente la salute mentale.
Durante la conferenza stampa, i relatori hanno più volte fatto riferimento ai gesti concreti che possono aiutare a prevenire questo fenomeno:
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