“Il rinvio della gara per le nuove licenze italiane del gioco d’azzardo online è accolto con favore dal mercato, viste le norme vigenti. Non c’è dubbio che limitare il numero
“Il rinvio della gara per le nuove licenze italiane del gioco d’azzardo online è accolto con favore dal mercato, viste le norme vigenti. Non c’è dubbio che limitare il numero delle licenze a 40 e aumentarne il prezzo di quasi 10 volte creerebbe una barriera all’ingresso nel mercato in violazione dei principi comunitari”.
Ad affermarlo è l’avv. Giulio Coraggio dello studio legale DLA Piper commentando la decisione del Governo di rinviare le gare per l’assegnazione delle concessioni del gioco a distanza previste per fine giugno.
“La legge di bilancio, infatti, prevedeva l’avvio della gara entro la fine di giugno 2021, anche se le nuove concessioni sarebbero entrate in vigore dal 2023. Le ragioni di un avvio così anticipato della gara erano probabilmente dovute al bilancio dello Stato. Tuttavia, credo che l’attuale decisione del governo italiano di guadagnare tempo e pubblicare il bando nei prossimi mesi possa essere una buona notizia per gli operatori.
La legge di bilancio italiana, infatti, aveva previsto l’assegnazione di sole 40 licenze con un prezzo minimo di offerta di 2,5 milioni di euro.
Al contrario, il numero di licenze aggiudicate era molto più alto nelle gare precedenti e il prezzo della licenza era € 350.000 per una concessione di 9 anni.
Qualche mese potrebbe aiutare il Governo a comprendere le distorsioni degli attuali termini della gara e ad approvare una legge per riallineare le regole di gara a quelle applicate nelle gare precedenti. Il rischio è altrimenti che le attuali condizioni di gara vengano ritenute in contrasto con il principio comunitario della libertà dei servizi che potrebbero sfociare in importanti contenziosi giudiziari, con il fiorire del mercato abusivo, ostacolando gli sforzi dell’autorità italiana per il gioco d’azzardo degli ultimi anni, quando il mercato senza licenza si è gradualmente ridotto.
Non c’è dubbio che limitare il numero delle licenze a 40 e aumentarne il prezzo di quasi 10 volte creerebbe una barriera all’ingresso nel mercato in violazione dei principi comunitari. Sfortunatamente, un cambiamento nelle regole di gara richiederà una nuova legge primaria. Ma se ci sarà più tempo, non vedo grossi ostacoli nel portare a termine tali cambiamenti. In caso contrario, le attuali regole di gara potrebbero portare a infinite controversie e alla crescita del mercato italiano illegale”.
PressGiochi
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