23 Novembre 2024 - 04:24

Gioco: Olanda, Italia e Inghilterra ai tempi del coronavirus

La KSA, ente regolatore del gioco in Olanda, promette battaglia per tutte quelle aziende che, sfruttando la fobia da Coronavirus, useranno lo stesso virus come strumento di vendita per almeno

27 Marzo 2020

La KSA, ente regolatore del gioco in Olanda, promette battaglia per tutte quelle aziende che, sfruttando la fobia da Coronavirus, useranno lo stesso virus come strumento di vendita per almeno 50.000 euro. Sanzioni e multe per quanti utilizzeranno il Covid-19 per la promozione della propria offerta di gioco.

Il legislatore olandese, dunque, scende in campo. La decisione è maturata anche e soprattutto perché il regolatore del gioco olandese ha notato varie campagne di operatori che, “cavalcando” l’onda del virus, hanno usato lo stesso come forma di marketing per sponsorizzare le proprie offerte di iGaming con titoli fuorvianti e messaggi totalmente sconnessi dalla logica e dalla realtà. Uno dei più gettonati era “Gioco d’azzardo senza corona”. Messaggio chiarissimo per tutti i giocatori olandesi del settore iGaming che, se colti in fragrante, usando questa distorta tecnica di marketing, andranno a subire un addebito ulteriore del 25% in più rispetto a sanzioni che già esistono, per cifre pari a 250.000 euro.

 

In Olanda, infatti, il gioco online non è ancora legale e le ammende possono aumentare nel tempo qualora le società venissero accusate di recidività più di una volta. Le misure comprendono anche i giochi d’azzardo terrestri, multati anche di più qualora dovessero promuovere la loro offerta con riferimento all’emergenza economia e sanitaria che sta vivendo l’Europa.  Lo stesso vale per i siti web specializzati e per quelli di affiliazioni e recensioni.

Un passo indispensabile – commenta Massimiliano Riverso di Gaming Insiderper l’ente regolatore olandese: priorità della filiera del gioco tutta, in questo momento, deve essere l’uscita da questa crisi. Che, nel frattempo, va affrontata con tutta la forza e la dignità del caso. Giusto punire chi sfrutta una situazione così drammatica per terzi fini”.

 

In tutto ciò la situazione è drammatica quanto delicata, tanto per il mercato olandese, quanto per la situazione di altri mercati. Quello inglese, in fermento, ma non solo. Il caso dell’Italia, in questo senso, è emblematico: il gioco si è trovato già a subire delle perdite ingenti a causa del blocco imposto ai locali da gioco nella cosiddetta zona rossa, tra Lombardia ed Emilia-Romagna. Difatti, il solo settore fisico, ha perso il 50% di raccolta nella sola regione lombarda, mentre i danni si contano anche in Veneto. Le misure sono state poi allargate a tutto il territorio nazionale, e quindi la filiera del gioco d’azzardo fisico ne ha risentito e probabilmente ne risentirà anche dopo la fine della pandemia. Un 2020 da dimenticare, ma intanto sorride il settore dell’online che, nei primi venti giorni di marzo, in Italia ha visto registrare una impennata di accessi. Chiara conseguenza di uno “spostamento”, anche forzato, per i giocatori habitué.

Ciò si è tradotto in un volume che, dal 13% iniziale, si è subitamente portato a 16% e che è senza ombra di dubbio alcuno destinato a crescere: “Sicuramente la chiusura di tutte le strutture per il gioco terrestre – continua Riverso di Gaming Insider – provocherà una migrazione dei giocatori ed un radicale cambio di abitudini. Non è detto che, una volta passato tutto, si verifichi il ritorno in massa nel gioco fisico. Questa è senza dubbio una possibilità per la filiera dell’online di accrescere ancor di più la sua popolarità. Un assist, per i casinò online soprattutto, di diventare ancor di più il traino del settore”.

 

 

PressGiochi

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