Siglato oggi, nella sede della Caritas Diocesana Vicentina,un protocollo operativo di consulenza finanziaria a favore di pazienti con dipendenza da gioco d’azzardo. I firmatari sono l’Associazione Diakonia Onlus, ente gestore
Siglato oggi, nella sede della Caritas Diocesana Vicentina,un protocollo operativo di consulenza finanziaria a favore di pazienti con dipendenza da gioco d’azzardo. I firmatari sono l’Associazione Diakonia Onlus, ente gestore dei servizi della Caritas diocesana, e il Dipartimento per le Dipendenze dell’Azienda Ulss 8 “Berica”.
L’accordo rientra tra le iniziative del mese di prevenzione del gioco d’azzardo patologico “Io non mi gioco”, promosso dal Ser.D. che, secondo i dati diffusi in occasione della presentazione della campagna, attualmente conta 148 utenti in carico, nelle diverse sedi territoriali dell’Ulss 8, per problemi legati al gioco.
Lo strumento operativo di questa intesa sarà il Servizio-Segno di Caritas Diocesana Vicentina “S.T.R.A.D.E.” (Servizio Territoriale di Relazione e Accompagnamento nella Difficoltà Economica) che, attraverso il punto di ascolto presente nella sede centrale di Caritas in Contra’ Torretti 38 a Vicenza, si occuperà di integrare il percorso di diagnosi e cura del Ser.D. con una specifica consulenza finanziaria (per esempio tramite le misure di protezione, conservative e preventive) rivolta ai pazienti in condizione di indebitamento o sovraindebitamento di particolare complessità e necessità.
L’aspetto economico, infatti, rappresenta un elemento importante da valutare sin dalle prime fasi di presa in carico di un paziente con dipendenza da gioco d’azzardo, in quanto comporta conseguenze sul piano clinico. La consulenza finanziaria permette di alleviare lo stress generato da situazioni debitorie gravose sul piano economico e di tutelare il patrimonio della persona e del sistema familiare.
Nello specifico, il Dipartimento per le Dipendenze si impegna ad inviare a S.T.R.A.D.E. i soggetti presi in carico che dimostrano una difficoltà nel fronteggiare le spese di prima necessità (utenze, affitto, ecc.), una cattiva gestione del budget familiare o la presenza di debiti di qualsiasi natura, finanziamenti e/o fidejussioni.
Il servizio S.T.R.A.D.E., tramite i suoi operatori, consulenti e volontari, si occuperà di analizzare il quadro debitorio maturato, individuare il grado di esposizione e formulare possibili percorsi da intraprendere, eventualmente predisponendo un piano di priorità dei pagamenti da sostenere per il benessere del nucleo familiare. Si occuperà, inoltre, di fornire indicazioni per mettere in sicurezza il patrimonio familiare e per aiutare nel percorso di cura lo stesso giocatore.
“Ringrazio l’Ulss 8 e il Dipartimento per le Dipendenze per questa importante forma di collaborazione – afferma don Enrico Pajarin, direttore di Caritas Diocesana Vicentina –. Sappiamo che i problemi legati al gioco d’azzardo patologico ricadono spesso anche sulle famiglie di chi ne soffre, amplificando quindi nella società il disagio del singolo. Con progetti come questo, tentiamo di porre un argine a questa piaga”.
“S.T.R.A.D.E. – spiega Sante Marcante, presidente dell’Associazione Diakonia Onlus – è un servizio che, nei 14 punti di ascolto presenti nel territorio diocesano, conta circa 150 volontari e si occupa proprio di iniziative a sostegno di persone e famiglie in difficoltà economica. L’intervento di aiuto viene definito e condiviso in rete con gli enti e le organizzazioni del territorio. Ciò avverrà anche con il Ser.D. dell’Ulss 8, per questa specifica forma di aiuto e consulenza a favore di chi è dipendente dal gioco d’azzardo”.
“Con questa iniziativa – sottolinea il dott. Achille Di Falco, Direttore dei Servizi Socio-Sanitari dell’ULSS 8 Berica – confermiamo e rafforziamo ulteriormente la visione d’insieme dei servizi ai cittadini nelle diverse dimensioni, oltre che il nostro specifico impegno a presidiare il tema della dipendenza dal gioco d’azzardo, in primis attraverso le attività del Ser.D, ma anche collaborando con tutti gli interlocutori presenti nel nostro territorio per offrire alla persona e al sua famiglia ascolto, accoglienza e una completa presa in carico”.
“Spesso – racconta la dott.ssa Roberta Sabbion, direttore del Ser.D di Vicenza – con il nostro intervento riusciamo a guarire la dipendenza dal gioco e anche ad aiutare i pazienti a recuperare il rapporto con i familiari, ma la dimensione e le conseguenze del danno economico provocato a volte costituiscono un elemento di forte criticità: ci sono famiglie che si trovano a vedere a rischio il proprio futuro per i debiti accumulati. Aiutarli a superare le difficoltà economiche, mostrando che anche su questo fronte è possibile un percorso di uscita, è fondamentale sia per la guarigione del giocatore d’azzardo sia per il recupero dei suoi rapporti familiari”.
PressGiochi