Per quanto riguarda il settore dei giochi e scommesse, lotterie e case da gioco, nel complesso del primo trimestre 2021 sono 8.186 le imprese registrate alla Camera di Commercio. Di
Per quanto riguarda il settore dei giochi e scommesse, lotterie e case da gioco, nel complesso del primo trimestre 2021 sono 8.186 le imprese registrate alla Camera di Commercio. Di queste: 7.216 imprese sono attive, 9 sono le nuove iscrizioni, 101 le imprese cessate, 103 le attività oggetto di variazione.
2.803 sono sotto forma di imprese individuali, 4.198 sono società di capitale, 1.151 società di persone e 35 altre forme.
Tuttavia, a livello generale crescono le iscrizioni trainate dall’aumento della fiducia delle imprese. Il secondo trimestre del 2021 segna un’accelerazione delle aperture di nuove attività che tornano ai valori pre-pandemia, anche se è ancora presto per parlare di ritorno alla normalità. È quanto emerge dall’analisi trimestrale Movimprese, condotta da Unioncamere e InfoCamere, sui dati del Registro delle Imprese delle Camere di Commercio.
Nel complesso, le aperture di nuove imprese tra aprile e giugno hanno toccato le 89.089 unità, un valore di poco al di sotto della media del triennio 2017-2019, prima dell’irrompere dell’emergenza sanitaria globale, e inferiore di sole 3.061 unità al dato del secondo trimestre 2019, quando le iscrizioni furono 92.150.
Il miglioramento del clima di fiducia negli ultimi mesi ha impattato su quasi la metà delle +31.167 imprese nate tra aprile e giugno 2021, rispetto allo stesso trimestre 2020. Secondo le analisi del Centro Studi Tagliacarne, infatti, un punto di fiducia in più o in meno influenza la nascita di un’impresa su due.
La ripresa della natalità imprenditoriale si sta però sviluppando con intensità diverse sul territorio. In cinque regioni su venti (Lombardia, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Basilicata e Sardegna), il numero di aperture di imprese nell’ultimo trimestre è stato anche (seppur di poco) superiore a quello del II trimestre 2019.
Il ritorno a una dinamica delle aperture più in linea con il periodo pre-pandemia appare più marcato guardando ad alcune delle forme giuridiche assunte dalle neoimprese. In particolare, tra aprile e giugno l’anagrafe delle Camere di Commercio ha fatto segnare un deciso incremento (+3.298 unità) nell’apertura di società di capitale rispetto allo stesso periodo del 2019 (29.934 contro 26.536). In linea con una tendenza in atto da tempo, fanno invece segnare un passo indietro rispetto al 2019 le imprese individuali, la forma d’impresa più numerosa nel nostro Paese: 52.790 le aperture di nuove attività nel secondo trimestre di quest’anno, contro le 59.129 di due anni fa (-6.639 unità).
PressGiochi
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