22 Novembre 2024 - 13:05

Gioacchini (Giocondabet): “Continueremo ad investire per costruire una offerta multi-channel integrata con i luoghi fisici”

Sulle pagine di PressGiochi MAG – in questi giorni in distribuzione – Paolo Gioacchini, Presidente di Giocondabet, riflette sul riordino normativo che sta attuando il Governo, partendo dal gioco a distanza, e sulla presenza dell’azienda alla prossima edizione di Enada a Rimini

08 Marzo 2024

Immancabilmente presente e al suo quarto anno di attività, incontriamo tra gli espositori della fiera italiana di Enada, Giocondabet, un esempio virtuoso di come realtà imprenditoriali legate all’offerta di gioco fisico abbiano saputo unirsi per intraprendere l’avventura del gioco online.

Avventura a ben dire, viste le preoccupazioni che ora gravano sulle aziende del settore per i costi esorbitanti previsti nei prossimi bandi di gara.

Ma la rinuncia non è una delle opzioni al vaglio del Presidente di Giocondabet, Paolo Gioacchini. 

“Quello che accomuna le aziende che hanno dato vita alla nostra Concessionaria è una visione strategica che ritiene l’on line un canale indispensabile da integrare ai servizi di intrattenimento offerti dai nostri clienti nei loro punti fisici.

Dal 2021, anno in cui abbiamo iniziato ad operare, abbiamo costruito una solida organizzazione, dotata delle necessarie ed indispensabili competenze, che ci ha permesso di diventare una solida realtà nei territori dove siamo presenti. La continua crescita della nostra raccolta è la migliore prova che questa sia stata la giusta scelta ed è nostra intenzione continuare ad investire per innovare i nostri servizi nel solco delineato nella nuova normativa definita per le future concessioni GAD.

Ricordiamo che Giocondabet nasce dall’unione di 10 aziende italiane ‘storiche’ dell’intrattenimento, attive da molti anni sia nella fornitura ad esercizi pubblici di apparecchi da intrattenimento, in particolare slot machine e Videolottery, che nella gestione di sale dedicate al gioco e agenzie di scommesse, e si rivolge prevalentemente a quegli operatori, baristi-esercenti e gestori/noleggiatori, che hanno scelto di cavalcare il business dell’on line piuttosto che subirlo”.

In vista del riordino normativo che sta attuando il Governo, partendo dal gioco a distanza, nel mercato e soprattutto presso le aziende di gestione del gioco terrestre si registra attesa e titubanza. Il primo decreto approvato dal governo per il riordino del gioco online prevede degli impegni finanziari importanti…

 C’è grande amarezza per le scelte fatte dal governo – afferma Gioacchini – soprattutto per la decisione di bandire la gara per le concessioni del gioco a distanza, lasciando indietro il resto dell’offerta di servizi di gioco. Una scelta dettata sicuramente da esigenze di cassa, ma riteniamo che questo sia un errore. L’allineamento delle gare avrebbe consentito agli imprenditori ed a tutta la filiera di poter fare scelte di investimento coerenti e sinergiche con riguardo a tutti i servizi offerti, scelte che avrebbero avvantaggiato anche i clienti finali in termini di qualità di servizi ricevuti. 

Eravamo fiduciosi di poter continuare a cavalcare la crescita ed arrivare al giorno delle gare – allineate tutte insieme – con un quadro più chiaro sul quale basare i nostri progetti. L’entità dell’importo richiesto per poter accedere al bando taglierà fuori dal mercato molte aziende medie-piccole, che, come sappiamo, rappresentano la maggioranza delle imprese italiane”.

Le piccole e medie concessionarie che si uniranno per sostenere il costo dell’una tantum, riusciranno anche ad avere tutti i requisiti previsti del decreto? 

“Dipenderà dalle sinergie che riusciranno a creare. Unendo soggetti complementari e non sovrapponibili, dove ognuno potrà apportare la propria parte di competenza (anche a costo di sacrificare qualcosa), l’obiettivo sarà conseguibile. Dal mio punto di vista il modello vincente, anche in futuro, sarà quello che metterà a fattor comune le cinque componenti fondamentali: la tecnologia, l’organizzazione e le competenze, un brand forte, la finanza e, soprattutto (vista l’evoluzione del mercato) una rete commerciale importante e integrata sul territorio.

È proprio quest’ultimo aspetto, sommato a quello della nostra affidabilità dimostrata negli ultimi 20 anni in un mercato altrettanto difficile come quello del fisico, a rappresentare uno dei punti di forza del nostro gruppo”.

Il decreto è stato messo in discussione in varie parti. Qual è l’aspetto che secondo il tuo punto di vista dovrebbe essere assolutamente modificato? 

“Realisticamente parlando e dopo aver analizzato l’iter (e i tempi) del decreto, sono pochi i margini di intervento ma voglio sperare che su qualche punto si possa fare delle modifiche di buon senso. Penso ad esempio al superamento del limite dei 100 euro settimanali previsto per le ricariche in contanti presso i PVR che finirà sicuramente per penalizzare il business a vantaggio degli operatori illegali. È una previsione che non ha ragione di esistere vista l’applicazione al settore di una normativa antiriciclaggio e di tracciabilità dei flussi tra le più rigide al mondo e che non trova alcun riscontro in nessun altro settore economico”.

Guardando al futuro, come si muoverà Giocondabet nei prossimi mesi?

 “Il modello Giocondabet si è dimostrato vincente, la tendenza di crescita è positiva e siamo sicuri di avere ancora un potenziale inespresso molto alto.

 Continueremo quindi ad investire nel costruire una offerta multi-channel integrata con i luoghi fisici ed al passo con l’evoluzione della normativa di settore. Siamo certi che il canale online continuerà a crescere, indipendentemente dai limiti del decreto.

 Considerando quanto previsto dalla gara, non possiamo pensare di poter affrontare da soli gli oneri derivanti dalla prossima concessione. Forti della nostra storia ed esperienza sul mondo fisico e i nostri risultati recenti sull’on line vaglieremo tutte le opzioni possibili per rinnovare la concessione assieme ad altre aziende in modo da metterci in condizione di rispondere ai requisiti richiesti relativi a tecnologia, finanza e rete commerciale.

 Dovremmo essere bravi e lungimiranti a creare quelle condizioni del mix perfetto a cui facevo riferimento poc’anzi. Anche per questo motivo siamo presenti ad Enada 2024″.

 

PressGiochi MAG

 

 

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