06 Gennaio 2025 - 00:39

Gioacchini (Astro): “Basta vergognarci di quello che siamo e di quello che facciamo”

“Il ruolo delle imprese di gestione nel rinnovato sistema del gioco lecito”. E’ questo il tema al centro dell’incontro organizzato da AsTro e Sistema Gioco Italia, la federazione di filiera

09 Giugno 2015

“Il ruolo delle imprese di gestione nel rinnovato sistema del gioco lecito”. E’ questo il tema al centro dell’incontro organizzato da AsTro e Sistema Gioco Italia, la federazione di filiera dell’industria del gioco e dell’intrattenimento aderente a Confindustria, che si tiene questo pomeriggio a Roma presso l’Hotel Boscolo Exedra.

 

Ripercorrendo la storia del gioco lecito in Italia e gli eventi normativi che hanno coinvolto negli ultimi mesi il settore, Mario Negro, presidente onorario Astro, ha evidenziato come sia fondamentale per gli operatori avere nella delega fiscale un nuovo punto di riferimento stabile e fermo.

“Gli ultimi mesi – ha dichiarato Massimiliano Pucci – ci hanno fatto perdere di vista quello che veramente noi come settore rappresentiamo. Ci sono delle emergenze che riguardano il territorio ma dobbiamo porre attenzione a quello che l’attuale governo sta facendo. Come ricordato in diverse occasioni dal sottosegretario all’Economia PierPaolo Baretta- presente all’evento -, tutti dobbiamo fare un passo indietro. Sistema Gioco Italia questo passo indietro lo ha fatto e speriamo che accada la stessa cosa anche in altre sedi istituzionali. Anche una delle più grandi banche italiane (Unipol, ndr) ha fatto recentemente sapere che non gestirà più le finanze dei nostri operatori. Il settore o lo discipliniamo o si torna al mercato illegale, non vedo altre alternative. Il gioco non può essere tenuto solo per finalità erariali. Ci auguriamo che si possa intervenire grazie alla collaborazione del settore con il governo”.

 

gioacchini PressGiochi“Tutte le bozze circolate in questi mesi – ha dichiarato Paolo Gioacchini (Comitato di Presidenza Astro) –  hanno un unico denominatore comune che vede la figura del gestore ai margini senza una identificazione precisa. E’ un paradosso e nonostante il lavoro svolto dagli operatori di settore oggi ancora ci chiediamo quale sarà il nostro ruolo. Il gestore in questi anni ha investito in maniera importante sulla propria formazione e funzione, tuttavia oggi viviamo un sentimento di incertezza che non giova al settore. Una incertezza normativa che ci tiene in bilico.

A questo si aggiunge una normativa locale che ci impedisce di installare, stabilendo luoghi e orari. A livello locale manca la collaborazione e l’interlocuzione con la politica e la scarsa informazione sviluppano un’immagine distorta del nostro ruolo. Non si riesce nemmeno a fare distinzione tra quello che sono le awp e le video lotterie. Dobbiamo fare una comunicazione corretta altrimenti non ci si può illudere di fare prevenzione e informazione. Dobbiamo ricordarci che il gioco legale ha chiuso i rubinetti alla criminalità organizzata.

L’auspicio è che il confronto che abbiamo oggi con la politica nazionale possa avvenire anche con le amministrazioni locali.  Non possiamo continuare a vergognarci – conclude un commosso Paolo Gioacchino – di quello che siamo e di quello che facciamo”.

 

agliata pressgiochiGiovanni Agliata (Responsabile Sezione Tecnica Astro) ha ricordato il lavoro svolto per l’elaborazione del progetto di una AWP da remoto. “Abbiamo proposto un congegno integrato ch mantenesse integre tutte le caratteristiche del gioco delle attuali awp, un modello che permetta il collegamento da remoto e presenteremo questa proposta come soluzione alle richieste della Delega. I gestori di Awp erano una figura non prevista per legge, tanto che nel 2004 la normativa ha definito solo la figura del concessionario. E’ il mercato che ha richiesto questa figura per la gestione, il controllo e la manutenzione dell’apparecchio. Nel disegnare questo congegno ci siamo occupati di mantenere saldo il ruolo dei dipendenti, dei 140mila lavoratori che gestiscono la rete dei giochi e rappresentano un ulteriore presidio di legalità”.

 

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