Francesco Ginestra, Presidente A.GI.SCO. – Associazione Giochi e Scommesse interviene riguardo alle responsabilità di ADM sulle problematiche del gioco pubblico evidenziate recentemente da un servizio televisivo. “Il servizio ‘La grande
Francesco Ginestra, Presidente A.GI.SCO. – Associazione Giochi e Scommesse interviene riguardo alle responsabilità di ADM sulle problematiche del gioco pubblico evidenziate recentemente da un servizio televisivo.
“Il servizio ‘La grande truffa del gioco illegale’ andato in onda il 3 ottobre nella trasmissione Le Iene illustra una realtà che tutti conosciamo- commenta- La conoscono sulla propria pelle gli Operatori del settore dei Giochi Pubblici (Concessionari e Gestori) che quotidianamente devono combattere contro centri abusivi di raccolta scommesse che aprono e chiudono a pochi metri dai punti di raccolta ufficiali; la conosce il Parlamento che per ben due volte ha promosso una “sanatoria” per cercare di regolarizzare questo scempio delle reti parallele; la conosce la Guardia di Finanza che ha annunciato di aver chiuso 715 punti clandestini di raccolta scommesse nel 2016. Paradossalmente l’unico soggetto che “ufficialmente” non conosce questa situazione drammatica è l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) che oggi copre più il ruolo di “esattore” che non quello originario di “regolatore” del comparto dei Giochi Pubblici; come mostrato nel servizio ADM se ne lava le mani, affermando che il proprio compito è solo quello di controllare gli Operatori censiti; la conclusione è che i regolari sono tartassati da controlli ricorrenti, mentre gli irregolari devono essere segnalati per avere un controllo sporadico.
“Il fenomeno della raccolta abusiva di scommesse- prosegue Ginestra- continua ad essere molto diffuso e sembra una battaglia persa: nonostante la normativa vigente prevedrebbe che chi raccoglie scommesse senza Concessione e licenza di Pubblica Sicurezza commette un reato, di fatto, nella maggioranza dei casi questi centri non incorrono in alcuna sanzione e i sequestri conseguenti all’azione della Guardia di Finanza vengono annullati, anche per quasi totale assenza di ADM, delle altre Associazioni rappresentative degli Operatori di gioco e dei grandi Concessionari di Stato, nei dibattimenti in aula. Agisco combatte da anni una battaglia – pressoché isolata – contro l’abusivismo, supportando la predisposizione di esposti da parte dei propri Associati, costituendosi come parte civile nei processi ed esponendosi in prima persona con centinaia di segnalazioni alle Procure della Repubblica per illustrare oggettivamente la problematica del gioco irregolare. La responsabilità principale di questa situazione è del Governo: occorre che il legislatore nazionale, recepisca quanto da tempo sollecitato, ovvero una semplificazione della normativa ed un irrigidimento del sistema repressivo penale ed amministrativo, perché se le cose restano così, chi raccoglie abusivamente continuerà a farlo anche dopo il prossimo bando di gara”.
“Il Governo- conclude il presidente di AGISCO- deve prendere una posizione chiara sul tema del contrasto all’illegalità in quanto si tratta di un ambito di sua competenza esclusiva”.
PressGiochi