Il Governo intervenga per adottare iniziative per prorogare, quanto meno a tutto il 2021, le previsioni dell’articolo 9-ter del decreto-legge n. 137 del 2020, in materia di esonero dalle imposte
Il Governo intervenga per adottare iniziative per prorogare, quanto meno a tutto il 2021, le previsioni dell’articolo 9-ter del decreto-legge n. 137 del 2020, in materia di esonero dalle imposte per le concessioni o autorizzazioni ad occupare il suolo pubblico (Cosap e Tosap) e di semplificazione delle norme che consentono di richiedere l’occupazione di nuovi spazi.
Lo chiede l’on. Carlo Giacometto di Forza Italia in una interrogazione presentata al Ministro dell’economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico.
“In considerazione della crisi pandemica in atto, – spiega l’on. – con l’articolo 181 del decreto-legge «Rilancio» n. 34 del 2020, si era stabilito l’esonero a tutto il mese di dicembre 2020 delle imposte per le concessioni o di autorizzazioni ad occupare il suolo pubblico (Cosap e Tosap) in favore degli esercizi di somministrazione di pasti, bevande dolci o gelati, ivi compresi gli esercizi in cui tale attività viene effettuata congiuntamente ad attività di trattenimento e svago, in sale da ballo, sale da gioco, locali notturni, stabilimenti balneari ed esercizi similari. Con l’articolo 9-ter del decreto-legge «Ristori» n. 137 del 2020 tale esonero è stato prorogato al 31 marzo 2021;
oltre alle categorie citate, anche i titolari di concessioni o autorizzazioni su suolo pubblico per l’esercizio del commercio su aree pubbliche sono stati esonerati, sempre dal 1° gennaio al 31 marzo 2021, dal pagamento del canone di concessione per l’occupazione delle aree degli spazi appartenenti al demanio o al patrimonio indisponibile, destinati a mercati realizzati anche in strutture attrezzate;
si tratta di importanti misure di sostegno per il mondo del commercio, della somministrazione e per gli ambulanti. Da tempo, le associazioni di categoria avevano sollecitato questa misura nelle interlocuzioni con il Governo;
il nuovo lockdown stabilito con le normative di inizio marzo 2021 ha ulteriormente frustrato le aspettative di ripresa di tali settori produttivi. Durante l’emergenza pandemica gli operatori economici sono stati duramente colpiti, da grandi perdite di fatturato e da forte incertezza che, ancora oggi, non permette loro di programmare il proprio futuro;
negli ultimi mesi sono stati soprattutto i pubblici esercizi a vivere la situazione più difficile e ad avere le più significative riduzione di fatturato con continue chiusure ed aperture a singhiozzo;
l’esonero dall’imposta per l’occupazione di suolo pubblico, una tassa comunale regolata però a livello nazionale, ha contribuito a dare ossigeno a questi settori”.
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