Genova. Boccaccio (M5S): “Manteniamo il regolamento stringente, ma cerchiamo fondi per gli esercenti che rinunceranno alle slot”

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Il Consigliere Andrea Boccaccio del Movimento Cinque Stelle, durante il consiglio comunale di Genova di ieri, nella sua dichiarazione di voto ha espresso la sua netta contrarietà contro le concessioni alle sale slot e punti gioco d’azzardo. Come è noto, dal 2 Maggio, il 90% circa delle slot della città potrebbe diventare “irregolare” a causa delle distanze dai luoghi sensibili.
“I dati del gioco patologico sono estremamente preoccupanti- ha commentato- sono dati di guerra. Abbiamo anche ascoltato le preoccupazioni degli esercenti, che sono anch’essi preoccupanti e penso che su entrambe le cose la politica deve intervenire. La precedenza va data al bilancio di guerra della ludopatia, non è il singolo giocatore (25 mila in liguria e 50 mila a rischio), ma le persone che si tira dietro, le famiglie. Il nostro consiglio con un duro lavoro ha fatto un regolamento stringente e all’avanguardia sul gioco e penso che dobbiamo fare di tutto affinché questo regolamento resti all’avanguardia”.
“Quindi sosteniamo un giro di vite su questa attività- ha proseguito Boccaccio- nel bilancio preventivo dobbiamo individuare delle risorse da offrire agli esercenti per temperare la rinuncia agli incassi delle slot. Non sarà solo il comune, ma è la regione che sembra attualmente è poco incline, a trovare questi fondi. Una soluzione per offrire a coloro che comprensibilmente sono colpiti e comprensibilmente sono preoccupati di questo caso offrendo una riduzione di quello che possiamo fare, le tasse comunali. Sicuramente questo scontenterà altri, scontenterà quelli che le slot non ce l’hanno, ma l’importante è l’obiettivo di ridurre gli apparecchi. Non è vero che nell’online ‘si travasa’ chi usa i giochi ‘fisici’. Una buona fetta delle persone che si distruggono sono anziani che giocano in bar e tabaccherie e non hanno carte di credito. Dobbiamo rimanere all’avanguardia contro questa che è una malattia di grande impatto sociale”.

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