Nel Lazio sono 16.699 persone in trattamento, di cui 12977 per dipendenza da droghe, 2847 per dipendenza da alcol, 620 per disturbo da gioco d’azzardo. Lo rivela il rapporto sulle
Nel Lazio sono 16.699 persone in trattamento, di cui 12977 per dipendenza da droghe, 2847 per dipendenza da alcol, 620 per disturbo da gioco d’azzardo.
Lo rivela il rapporto sulle Dipendenze Patologiche nel Lazio per l’anno 2017 sui dati raccolti dal Sistema Informativo Regionale Dipendenze.
Come spiega il Rapporto, “a partire dall’anno scorso, il fenomeno dipendenze include anche il Disturbo da Gioco d’Azzardo. Il gioco d’azzardo costituisce una attività sociale di grande diffusione ed è percepita, dalla, maggior parte delle persone, come priva di conseguenze negative. In questi ultimi anni, si è assistito a un aumento sia dell’offerta di gioco d’azzardo in Italia che delle modalità di gioco (gioco on line, Slot, VLT etc.), e al tempo stesso appaiono aumentate le persone che riportano comportamenti di gioco d’azzardo patologico (oppure è aumentata la loro visibilità sociale). I dati sulla prevalenza del fenomeno ad oggi risultano contrastanti (Calado F & Griffith MD, 2016), cosi come la definizione delle misure di esito per una valutazione comparativa dell’efficacia dei trattamenti.
I DATI – Nel 2017 nel Lazio, 620 persone sono state trattate nei Ser.D. per il disturbo da gioco d’azzardo, quale principale area di intervento. Gli uomini costituiscono il 79% del totale con un rapporto maschi/femmine di 4:1. L’età media è di circa 48 anni e gli over 50 rappresentano il 39% dei casi incidenti e oltre la metà di quelli già noti ai servizi; in particolare è cospicua la proporzione degli ultrasessantenni (24.5%) e quindi anche quella dei pensionati (146 persone in condizione non professionale).
Rispetto allo scorso anno, gli utenti sono aumentati di 114 unità, con un incremento del 25%. Le persone giungono ai servizi prevalentemente in modo autonomo; diversamente dalle altre dipendenze gioca un ruolo più determinante la rete familiare e/o affettiva:circa il 30% è giunto ai servizi su invio da parte di familiari, mentre tale proporzione è del 5% per quello di uso di droghe.
Gli occupati rappresentano il 50% e i pensionati il 23.5%. Il 43.7% ha il diploma di
scuola superiore.
Per quello che riguarda il comportamento prevalente di gioco d’azzardo, risulta essere più frequente quello nelle sale da gioco. Il gioco on line (scommesse, poker e altro) è riferito come comportamento di gioco prevalente da una proporzione residuale di utenti. Oltre il 30% riferisce un comportamento di gioco quotidiano; i circuiti utilizzati sono quelli del gioco legale per oltre l’85%. I dati relativi al denaro speso non sono validi, visto l’alto numero di dato non rilevato.
Rispetto alle altre aree di intervento, nel trattamento del GAP – conclude il rapporto – riveste un ruolo determinante la fase di valutazione diagnostica, costituita prevalentemente da colloqui anamnestici e dalla somministrazione di test psicodiagnostici”.
PressGiochi