23 Dicembre 2024 - 02:18

Gamenet pronta ad entrare in Borsa, il suo valore potrebbe arrivare a 740 milioni

Come anticipato nei giorni scorsi, il Gruppo Gamenet punta ad entrare alla Borsa di Milano. Ma quanto potrà crescere e a quanto potrà ammontare il suo valore? Il fondo Trilantic,

19 Settembre 2017

Come anticipato nei giorni scorsi, il Gruppo Gamenet punta ad entrare alla Borsa di Milano. Ma quanto potrà crescere e a quanto potrà ammontare il suo valore?

Il fondo Trilantic, guidato da Vittorio Pignatti Morano, per la controllata Gamenet, società attiva nei business del gaming online, del betting e delle videolottery-slot machine che ha avviato formalmente la macchina che la porterà a Piazza Affari dopo aver presentato, giovedì 14 settembre, la domanda di ammissione sul listino milanese a Borsa Italiana e la domanda di approvazione del prospetto in Consob.

L’azienda guidata dall’amministratore delegato Guglielmo Angelozzi ha già annunciato di puntare sul segmento Star e di garantire un flottante minimo del 35% dopo l’esercizio della greenshoe da parte delle banche coinvolte dal collocamento (al momento Unicredit  è sponsor e joint global coordinator e joint bookrunner assieme a Banca Imi e Credit Suisse) che sarà dedicato esclusivamente a investitori qualificati in Italia e istituzionali all’estero, Stati Uniti compresi. L’obiettivo del fondo azionista e dell’azienda è quello di debuttare entro la fine di quest’anno.

Ma quanto può valere – si chiede Andrea Montanari su Milano Finanza – Gamenet (proprietaria anche dal marchio Intralot) che in Italia è uno dei big player del settore, per giro d’affari consolidato, alle spalle del gruppo Sisal (403, milioni) e soprattutto Snaitech  (437,7 milioni di ricavi nel primo semestre)?

L’azienda che a fine 2016 aveva registrato una raccolta di gioco di 6,4 miliardi (3,5 miliardi a fine giugno 2017) ha rivisto al rialzo tutti i suoi parametri. E come emerge dalla semestrale approvata di recente il fatturato si è incrementato, anno su anno, da 221 a 304,32 milioni, il margine operativo lordo da 30,75 a 36,35 milioni, mentre il risultato finale è stato negativo per 1,25 milioni a fronte di un utile di 173mila euro del 30 giugno 2016. In deciso miglioramento anche la posizione finanziaria netta scesa a -139,63 milioni rispetto ai -158,85 milioni del primo semestre di un anno fa e dei -177,7 milioni al 31 marzo scorso.

E’ in base a questi dati e alle stime di crescita, ipotizzate dal mercato, che si può calcolare l’enterprise value di Gamenet. Assumendo, un potenziale upside dell’ebitda del 15-20% rispetto al dato di fine 2016 (70,2 milioni) si può definire il parametro di partenza, l’ebitda prospettico al 2017 atteso in un intorno di 80-85 milioni. Applicando i multipli di settore (il colosso Igt, controllato da De Agostini, oggi tratta a 7,07 volte l’ebitda atteso per quest’anno, e la quotata Snaitech  a 5,88 volte) si può definire un equity value oscillante tra i 470 e i 600 milioni. Per individuare poi l’enterprise value, basta sommare l’attuale debito finanziario netto che ammonta a 139,63 milioni. Quindi, seppure trattandosi di prime stime e ipotesi, si arriva a un valore complessivo di Gamenet che oscilla tra 610 e 740 milioni.

E quanto incasserà Trilantic visto che si tratterà di una opv, con il solo socio di riferimento a vendere azioni (alla fine del collocamento, il fondo di Pignatti Morano manterraà una partecipazione non inferiore al 35%)? In base a questi calcoli e queste valutazioni iniziali la raccolta, relativa a un flottante del 35% (il dato potrebbe lievitare e superare il 40%), oscillerà tra i 213,5 e i 259 milioni.

 

 

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