11 Gennaio 2025 - 18:38

Gamenet acquista GoldBet e si posiziona al primo posto nel mercato delle scommesse

La società che opera nel settore dei giochi regolamentati in Italia ha sottoscritto un contratto vincolante per l’acquisizione del 100% del capitale di GoldBet sulla base di un enterprise value

24 Luglio 2018

La società che opera nel settore dei giochi regolamentati in Italia ha sottoscritto un contratto vincolante per l’acquisizione del 100% del capitale di GoldBet sulla base di un enterprise value di 265 milioni di euro. Questa società, che gestisce una rete fisica di 990 negozi di scommesse ed è titolare anche della concessione per la raccolta di giochi e scommesse online, incluse piattaforme mobili, ha chiuso l’esercizio 2017 con un ebitda pari a 40 milioni di euro, un ebit di 34 milioni, un utile netto di 23 milioni. In più stima un ebitda per il periodo chiuso al 30 giugno scorso di circa 50 milioni.

 

 

L’operazione prevede il pagamento di 240 milioni al closing, previsto tra il terzo e il quarto trimestre, mentre altri 25 milioni saranno corrisposti successivamente, “in quanto componenti di prezzo differito in un arco temporale di medio periodo, subordinatamente al verificarsi di determinate condizioni previste nel contratto di acquisizione”.

L’operazione sarà finanziata mediante ricorso all’indebitamento: Gamenet  ha ottenuto l’impegno di Unicredit  e Nomura per l’organizzazione e sottoscrizione di un finanziamento finalizzato al pagamento del prezzo. Il finanziamento bridge potrà essere rimborsato anche attraverso un’operazione di finanziamento sul mercato obbligazionario, compatibilmente con le condizioni di mercato.

 

Sulla base dei dati relativi ai primi sei mesi, la combined entity sarebbe il primo operatore di scommesse in Italia con una quota di mercato complessiva nel segmento pari a circa il 18%. Più nel dettaglio, 21% nelle scommesse sportive su rete fisica, 7% nell’online betting e 33% nel virtual betting. Inoltre dall’integrazione sono previste sinergie di costo che, a regime nell’arco dei 18-24 mesi successivi al closing, sono stimate su base annuale in circa 12-15 milioni e anche rilevanti sinergie a livello di ricavi, in particolare sul virtual betting.

 

Attualmente Gamenet  non è in grado di stimare gli effetti sulla guidance di ebitda per l’esercizio in corso in quanto dipendono dalla data del closing, e cioè dalla data di primo consolidamento di GoldBet. Il closing è soggetto al verificarsi delle usuali condizioni sospensive per questo genere di operazioni, tra le quali si segnalano l’approvazione da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e l’autorizzazione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

 

“Attraverso quest’operazione strategica, il gruppo Gamenet “, ha commentato l’ad, Guglielmo Angelozzi, “compie, dopo l’acquisizione delle attività italiane del gruppo Intralot nel 2016, un ulteriore significativo salto dimensionale, che consente di assumere una posizione di leadership nel comparto dei giochi in Italia, in particolare nel settore delle scommesse sportive nel quale il gruppo deterrà il più grande network di scommesse sportive del Paese, con oltre 1.700 punti vendita, di acquisire una presenza significativa nel segmento online, di diversificare ulteriormente il business mix e di migliorare in maniera rilevante la profittabilità”.

 

A poco più di 6 mesi dalla quotazione in Borsa sul segmento Star “ci prepariamo a completare un’operazione importante che rafforza ulteriormente la nostra leadership in Italia e ci trasforma in un operatore di rilevanza europea, determinato a cogliere tutte le future opportunità di crescita, forti delle competenze e della passione delle nostre oltre 770 persone”, ha aggiunto Angelozzi.

 

“Quest’operazione rappresenta una grossa opportunità per le due aziende e ci consentirà di sfruttare le sinergie ed il know-how di entrambe. Sono felice di poter far parte di questo progetto, garantendo continuità, ma allo stesso tempo sviluppando nuovi progetti per una ambiziosa crescita congiunta”, ha commentato anche Paola Bausano, ceo di GoldBet.

 

Il titolo Gamenet  schizza del 4,95% a 7,85 euro sul segmento Star di Borsa Italiana. “Vediamo questa transazione come un forte catalizzatore che consente a Gamenet  di aumentare in modo consistente le sue dimensioni, rafforzando il suo posizionamento nell’area delle scommesse sportive e diventando il primo operatore di scommesse in Italia con una quota di mercato del 18%”, commentano stamani gli analisti di Banca Imi che sull’azione hanno un rating buy e un target price a 11,2 euro.

 

Inoltre, il gruppo diversifica ulteriormente il suo portafoglio riduce la dipendenza dalle macchine da gioco, segmento che attualmente dà il maggior contributo all’ebitda del gruppo. Dal punto di vista finanziario, a detta di Banca Imi, l’accordo sembra sostenibile dal momento che il rapporto debito/ebitda pro-forma del 2018 è pari a 3,1 volte, tenendo conto dell’ebitda di Goldbet alla fine del primo semestre pari a 50 milioni di euro (gli analisti non vedono grandi cambiamenti nella politica dei dividendi annunciata dal gruppo: 18 milioni di euro circa quest’anno).

 

Partendo dal presupposto che le performance di Goldbet non dovrebbero variare significativamente una volta tradotte dal principio contabile italiano GAAP a EU-IFRS, “ci aspettiamo un forte incremento dell’utile per azione che su base proforma dovrebbe più che raddoppiare dalla stima attualmente prevista di 13 milioni di euro a oltre 30 milioni di euro”, calcolano gli analisti della banca d’affari.

 

Guardando, poi, il prezzo pagato, l’accordo è leggermente diluitivo sulla base del multiplo enterprise value/ebitda proforma 2018 di 5,3 volte (6,6 volte nel 2017) contro le 4,4 volte di Gamenet , “ma accrescitivo sulla base del multiplo prezzo/utile 2018 di 8,8 volte contro le 16,6 volte di Gamenet . “I multipli diventano ancora più allettanti se prendiamo in considerazione le significative sinergie di costo a cui punta la società: 12-15 milioni di euro da estrarre in 18-24 mesi dalla conclusione dell’operazione, portando a un ev/ebitda di 3,9 volte nel 2020 rispetto alle 3,2 volte di Gamenet “, concludono gli analisti di Banca Imi.

 

 

PressGiochi