25 Novembre 2024 - 06:53

Gaeta. La Caritas sollecita tavolo di lavoro sulla diffusione del gioco

Nei 17 comuni ricadenti all’interno dell’arcidiocesi di Gaeta (Ausonia, Coreno Ausonia, Santi Cosma e Damiano, Castelforte, Minturno, Spigno Saturnia, Formia, Ponza, Ventotene, Gaeta, Itri, Campodimele, Sperlonga, Fondi, Monte San Biagio,

03 Gennaio 2018

Nei 17 comuni ricadenti all’interno dell’arcidiocesi di Gaeta (Ausonia, Coreno Ausonia, Santi Cosma e Damiano, Castelforte, Minturno, Spigno Saturnia, Formia, Ponza, Ventotene, Gaeta, Itri, Campodimele, Sperlonga, Fondi, Monte San Biagio, Lenola, Pastena) la media della giocata pro capite nel 2016 è stata di circa 900 euro, il doppio di quella nazionale ammontante a 445 euro.

 

Alla luce dei dati pubblicati dal Gruppo Editoriale GEDI, la Caritas diocesana di Gaeta lancia l’allarme nei confronti di una eccessiva di ffusione di slot machine e giochi d’azzardo in genere.

 

In totale sono presenti 1250 slot machine con una media di 7,5 apparecchi per 1000 abitanti; solo a Ventotene non sono presenti.

 

In attesa del decreto di riordino del gioco d’azzardo e per limitare le pesanti conseguenze dell’azzardo, il tavolo di lavoro della Caritas diocesana di Gaeta richiede che si agisca a livello di Distretto Sanitario emanando regolamenti comuni in ogni città con l’obiettivo di incoraggiare gli esercenti a disfarsi delle slot machine, inserendo norme più restrittive per l’ubicazione delle sale gioco o delle macchinette mangiasoldi nei locali commerciali.

Procedure simili – spiegano – sono state adottate dal presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino che ha emanato un regolamento, con carattere retroattivo, per spegnere tutte quelle slot (oltre il 90 per cento) che violano le disposizioni sulle distanze: mai a meno di 500 metri da luoghi cosiddetti sensibili come scuole, ospedali, impianti sportivi, luoghi di culto, banche, istituti di credito o stazioni ferroviarie.

 

 

PressGiochi

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