La Regione Friuli Venezia Giulia ha stanziato 100mila euro a favore dei Comuni per progetti di dismissione dei videopoker e 145mila euro per le associazioni per iniziative di aiuto, ma
La Regione Friuli Venezia Giulia ha stanziato 100mila euro a favore dei Comuni per progetti di dismissione dei videopoker e 145mila euro per le associazioni per iniziative di aiuto, ma ha anche sostenuto un concorso di idee (i cui vincitori saranno annunciati la prossima settimana) per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado per lo sviluppo del logo ‘slot free’. Inoltre, la Regione ha previsto di proseguire i progetti avviati dal Piano operativo regionale sul gioco d’azzardo patologico investendo 1.035.803 euro a contrasto del fenomeno.
Il Friuli Venezia Giulia si conferma tra le Regioni italiane che, attraverso apposite norme, ha posto maggiori limitazioni al gioco d’azzardo lecito, rappresentato soprattutto da videopoker, sale slot e videolottery terminal (Vlt).
È quanto emerso nel corso del ciclo di incontri organizzato dalla Regione, in collaborazione con Federsanità Anci Fvg e Ordine dei giornalisti, per diffondere le informazioni di base sul fenomeno, il livello di applicazione della legge regionale per la sua prevenzione e le strategie di contrasto che la Regione metterà in atto con il prossimo Piano operativo 2018-2020.
Come è stato spiegato durante l’evento, tenuto prima a Udine, ieri a Pordenone, a livello nazionale la spesa per il gioco d’azzardo è di circa 96 miliardi di euro e le persone affette da patologie collegate al gioco sono tra lo 0,5 e il 2,2 per cento della popolazione, ovvero tra le 300mila e gli 1,3 milioni, mentre quelle che si rivolgono ai servizi sociosanitari per queste problematiche sono 15mila.
“In sintesi, insieme alle diverse azioni di informazione e formazione messe in campo per assistenti sociali, medici di medicina generale, insegnanti, esercenti e ora per i giornalisti, ci sono stati i bandi per le scuole e i Comuni. Per quanto riguarda i Comuni coinvolti nella pianificazione degli orari degli esercizi sono circa 40 – ha aggiunto la Federsanità ANCI Friuli Venezia Giulia. – e stanno arrivando ulteriori adesioni, anche tramite le UTI”.
In ottemperanza alla normativa, 32 amministrazioni comunali hanno già predisposto un elenco dei luoghi sensibili nei quali non è consentita l’installazione di apparecchi da gioco d’azzardo, 14 hanno fissato gli orari per l’apertura delle sale da gioco e il funzionamento degli apparecchi e in 3 Comuni sono state comminate sanzioni amministrative collegate a questo tema. In Friuli Venezia Giulia sono stati creati il tavolo tecnico regionale per il Gap e tramite uno specifico piano sono state attuate attività di formazione rivolte ai medici e agli assistenti sociali, ma anche agli esercenti dei locali pubblici.
Come ha dichiarato Francesca Vignola, coordinatrice del tavolo tecnico regionale per il gioco patologico “Si tratta di dati in divenire perché ci sono diversi Comuni che in questi mesi si stanno adeguando alla normativa regionale. Ciò che emerge però è il basso numero di sanzioni: da quanto ci è stato riferito dipende dalla difficoltà di reperire risorse nel territorio per i controlli”.
PressGiochi