22 Novembre 2024 - 00:40

Freni (Sott.segr. economia): “Il settore del gioco ha una regolamentazione pessima. Il riordino non può più attendere”

“La domanda del mondo del gioco è una necessità strutturale, un diritto. Il gioco è un settore ad altissimo impatto di gettito e anche i segmenti del gioco hanno un

20 Ottobre 2021

“La domanda del mondo del gioco è una necessità strutturale, un diritto.

Il gioco è un settore ad altissimo impatto di gettito e anche i segmenti del gioco hanno un impatto occupazionale alto. E’ un settore composito dove il rapporto tra gettito ed occupazione è altissimo. Quindi è un settore che dovrebbe avere una regolazione stabile, omogenea, affidabile e coerente. Una regolamentazione che dovrebbe consentire standard di qualità normativa alti. Ma invece abbiamo una regolamentazione pessima che non garantisce a nessuno di operare come si dovrebbe. La Procura antimafia e l’Agenzia ADM fanno miracoli per contrastare l’illegalità.

Io voglio provare a garantire al settore una regolamentazione di cui il settore ha diritto”.

Così il sottosegretario all’economia con delega ai giochi Federico Freni in occasione del convegno “GIOCO PUBBLICO, LEGALITÀ E TUTELA DEI CONSUMATORI” oggi a Roma.

Non è un settore che non conosciamo, ma lo conosciamo perfettamente. Sappiamo come regolarla ma dobbiamo volerlo fare.  Non possiamo attendere altri anni o andare avanti con proroghe annuali. Nessuna impresa può andare avanti con le proroghe che generano incertezza e non consentono alle imprese di pianificare. E’ dal 2016 che le proroghe garantiscono gettito ma non riordino. Servono proroghe funzionali al riordino. Senza riordino del settore le proroghe sono inutili.

Vorrei un settore con un livello normativo di qualità che possa andare alla pari con gli altri Paesi in Europa. Abbiamo strumenti di gestione che fanno scuola ma sopra questi strumenti ci perdiamo. Non possiamo consentire che prosperi l’illegalità.

Credo che l’unico modo per stroncare l’illegalità nel mondo del gioco è garantire un sistema regolatorio nuovo, omogeneo e stabile. non partiamo da zero ma come giurista non accetto che ci sia un settore che non trova cittadinanza nel nostro ordinamento ma che pure contribuisce così tanto come il mondo del gioco.

Attorno al gioco ruotano vari problemi ma questo non vuol dire dover chiudere il gioco, vuol dire doverlo regolare. Il problema sta sempre nella qualità della regolamentazione. Non cadiamo nella trappola di chi vuole chiudere il settore ma regoliamolo con una legge adeguata.

Ovvio che la pandemia ha accelerato i processi. Alcuni settore hanno prosperato. L’illegalità ne ha approfittato. Costatiamo questa realtà ma dobbiamo andare avanti. Per ogni concessione esistono 4 skin, al 90% quando parliamo di gioco online parliamo di soggetti che non pagano le tasse in Italia. A tutela del gioco legale e di chi le tasse le paga dobbiamo intervenire. Proverò a custodire il fuoco, il buono che c’è in questo settore. Spero che presto potremo dire tutti di aver custodito il fuoco e non adorato le cenerì, altrimenti  io potrò dire di aver sbagliato tutto”.

 

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