Prevenzione, cura e assistenza. La Regione Emilia-Romagna è da tempo in prima linea per combattere questo fenomeno. E, da oggi, può contare su 7 milioni e 400mila euro di nuove
Prevenzione, cura e assistenza. La Regione Emilia-Romagna è da tempo in prima linea per combattere questo fenomeno. E, da oggi, può contare su 7 milioni e 400mila euro di nuove risorse.
È quanto è stato assegnato alla Regione Emilia-Romagna dal decreto – su cui la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha espresso parere positivo – che ripartisce il Fondo per il gioco d’azzardo patologico per gli anni 2018-2019.
Ammonta a 100 milioni di euro la cifra complessiva a disposizione delle Regioni per i due anni; per l’Emilia-Romagna, la quota di accesso al Fondo è del 7,43%, e ci traduce in oltre 3 milioni e 700 mila euro per ciascuna delle due annualità.
Nel 2017, sono state 1.521 le persone con problemi di dipendenza da gioco patologico prese in carico dai servizi competenti delle Aziende sanitarie della Regione. Per quanto riguarda la prevenzione e le attività di contrasto all’indebitamento, tutti e 38 i Distretti, nell’ambito dei Piani di zona appena approvati, hanno messo nero su bianco i progetti da realizzare all’interno del Piano d’azione regionale contro la ludopatia.
PressGiochi
Fonte immagine: bologna - 29/03/2010 - elezioni regionali 2010 - sede della regione emilia romagna - viale aldo moro -