Grazie agli sforzi di FIT e STS, concessa la proroga delle leggi regionali sul gioco pubblico, scrive FIT in una nota. Il distanziometro per gli apparecchi già installati slitta di
Grazie agli sforzi di FIT e STS, concessa la proroga delle leggi regionali sul gioco pubblico, scrive FIT in una nota. Il distanziometro per gli apparecchi già installati slitta di (almeno) un anno. Agosto ha portato davvero un’ottima notizia per gli operatori del gioco pubblico con vincita in denaro di due regioni. Le regioni, più in particolare, sono il Lazio e il Friuli Venezia Giulia mentre gli operatori sono quelli della filiera delle sale giochi, delle sale scommesse e degli esercenti che hanno installato apparecchi da intrattenimento con vincita in denaro. Tra loro, dunque, anche i tabaccai ricevitori.
La buona notizia invece? Semplice. Grazie agli sforzi di FIT e STS, è arrivata finalmente la proroga delle leggi regionali sul gioco pubblico con vincita in denaro, proroga concessa in «zona Cesarini» da entrambi i consigli regionali e che avevano tenuto con il fiato sospeso i tabaccai ricevitori fino all’ultimo. In entrambi i casi, sul piatto c’era l’entrata in vigore dei distanziometri per gli apparecchi da intrattenimento già installati in regime di sottodistanza dai luoghi sensibili prima dell’entrata in vigore delle rispettive leggi regionali. Il che avrebbe significato solo una cosa: la rete legale di questa tipologia di gioco sarebbe stata spazzata via, con un vero e proprio colpo di spugna. Il danno sarebbe stato enorme, sia per quanto riguarda i posti di lavoro, tra cui quelli dei tabaccai che di punto in bianco sarebbero stati privati di un importante segmento cui da anni ormai fanno affidamento, ma anche dal punto di vista delle entrate erariali e, soprattutto della legalità e sicurezza.
A ogni riduzione della rete legale di gioco, infatti, uno dei principali effetti cui si è sempre assistito regolarmente è la riespansione del gioco illegale. Quasi interamente in mano alle mafie e alla criminalità organizzata. A registrarlo sono le persone più autorevoli e competenti sull’argomento, come il Procuratore Nazionale Antimafia, Cafiero De Raho e Franco Gabrielli, quando era Capo della Polizia. E tutto questo con buona pace dei propositi di aiutare i giocatori problematici che, al contrario, risultano abbandonati a se stessi e senza la benché minima tutela e garanzia. Insomma un vero autogol che, oltre ad essere sbagliato in sé e per sé, in un momento storico come l’attuale – dominato dalla crisi economico-sanitario dell’epidemia da COVID-19 – avrebbe assunto anche i toni del grottesco.
E infatti, mentre a livello nazionale ed europeo si stanno compiendo enormi sforzi per cercare di sostenere l’economia, incentivando e rilanciando le attività economiche e produttive, far scattare i distanziometri – che hanno esattamente la funzione contraria, ossia quella di sottrarre alle aziende un segmento economico consolidato – sarebbe stato davvero anacronistico. Ecco perché il Sindacato Totoricevitori Sportivi, con l’appoggio della Federazione Italiana Tabaccai, non poteva rimanere con le mani in mano. E di fatti, negli scorsi mesi si era instancabilmente speso, battendo tutti i canali politico-istituzionali di cui dispone per cercare di portare alle Amministrazioni regionali di Lazio e Friuli Venezia Giulia le istanze della categoria.
Un lavoro lungo e difficile che non sempre è visibile dall’esterno; ciononostante i suoi frutti sono arrivati. Attenzione però: il lavoro non è affatto finito. Quella concessa da Lazio e Friuli Venezia Giulia, non è una soluzione definitiva. Ad oggi la proroga è stata disposta per un anno (specialmente per quanto riguarda il Lazio), ma ciò significa che ci sono altri 12 mesi (almeno) per riuscire a portare a casa una soluzione definitiva al problema.
Di seguito il link per leggere i diversi meccanismi scelti dai legislatori regionali
PressGiochi
L | M | M | G | V | S | D |
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