23 Novembre 2024 - 11:28

Fisco e scommesse: oggi il versamento della tassa Salvasport

Scade oggi 7 agosto 2023 il termine per il versamento degli importi relativi alla quota, di cui all’articolo 217, comma 2, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, pari allo

07 Agosto 2023

Scade oggi 7 agosto 2023 il termine per il versamento degli importi relativi alla quota, di cui all’articolo 217, comma 2, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, pari allo 0,5 per cento del totale della raccolta delle scommesse riferite ad eventi sportivi di ogni genere, anche in formato virtuale, effettuate in qualsiasi modo e su qualsiasi mezzo, sia on-line, sia tramite canali tradizionali al netto della quota riferita all’imposta unica di cui al decreto legislativo 23 dicembre 1998, n. 504. Tali importi sono stati calcolati in esito alla determinazione direttoriale n 10337 del 5 gennaio 2023, in riforma di quanto previsto dai precedenti provvedimenti dell’Agenzia, e comunicati ai concessionari in data 7 febbraio 2023.

Proprio recentemente anche il Tar Lazio si è espresso sulla questione respingendo i ricorsi dei concessionari e spiegando che “l’acquisizione di gettito ulteriore rispetto a quello che alimentava il Fondo ex art.217, non solo non era considerata dalla norma come ipotesi “eccezionale”, ma poteva, e può, reputarsi funzionale, nel contesto chiaramente desumibile dalla norma stessa, ad acquisire risorse ulteriori da impiegare per interventi a sostegno del settore dello sport in un momento particolarmente critico per gli operatori… Dal punto di vista dell’entità del prelievo richiesto in recupero – spiega il TAR – (complessivamente circa 30 milioni di euro per le annualità 2020-2021, a fronte dei 90 milioni già assegnati al Fondo Salvasport), la quota da recuperare non supera, nel complesso appunto, il 30% delle somme già richieste dall’Agenzia. Anzi, proprio l’avere previsto un tributo la cui aliquota è espressa in termini percentuali sul complesso della raccolta rende ragionevole che, a fronte della maggiore raccolta, maggiore (in proporzione) sia il tributo versato all’Erario. E, in ogni caso, una diversa volontà avrebbe dovuto essere sancita in modo espresso”.

A controbattere al Tar è stato il Consiglio di Stato che in questi giorni ha accolto la richiesta di sospensiva presentata da un concessionario di stato: “Deve essere demandata alla competente sede collegiale – ha spiegato Palazzo Spada – la questione se il limite finanziario per la dote del “Fondo salva sport” di cui all’articolo 217 del D.L. 34 del 2020 (pari a 40 e 50 milioni, rispettivamente per il 2020 e per il 2021) costituisca al contempo un limite assoluto al prelievo ovvero se tale limite sia riferito soltanto alla parte di prelievo destinata ad alimentare il richiamato fondo… Considerato che, nel bilanciamento fra i diversi interessi che nel caso in esame vengono in rilievo, la soluzione interinale più adeguata appare quella che consenta di pervenire alla decisione collegiale ‘re adhuc integra’ (i.e.: senza che si proceda, nelle more, all’incameramento delle maggiori somme richieste dall’Agenzia)”.

PressGiochi

×