“Il gioco d’azzardo è una dipendenza ufficialmente riconosciuta dalle comunità psichiatriche, ma viene combattuta in maniera molto meno incisiva rispetto alle altre dipendenze tipo droghe o sigarette. Tanti i casi
“Il gioco d’azzardo è una dipendenza ufficialmente riconosciuta dalle comunità psichiatriche, ma viene combattuta in maniera molto meno incisiva rispetto alle altre dipendenze tipo droghe o sigarette. Tanti i casi di famiglie a rischio povertà proprio per il vizio del gioco, in Abruzzo, ma soprattutto a Montesilvano”. Questo il grido d’allarme lanciato da Donato Fioriti, componente della direzione nazionale consumatori “Contribuenti Italiani” e Presidente di “Contribuenti Abruzzo”.
“A Montesilvano si va ormai consolidando il fenomeno ludopatico – spiega Fioriti-, soprattutto in relazione al gioco del bingo ed all’utilizzo delle slot”. Per la sala Bingo di Montesilvano, ad esempio, ci dicono: “Ci sono dei tipi che agiscono in modo quasi maniacale, siedono sempre allo stesso posto, con la sedia posta in un certo modo e ti trattano pure male se porgi la cartella in un modo che a loro non sembra portare bene. I nomadi, poi, giocano direttamente alle macchinette elettroniche, dove si spende di più e possono controllare contemporaneamente più cartelle. La gente giunge a tutte le ore, anche dopo le 2 del mattino ed è di tutte le età.”
“Preoccupante – prosegue Fioriti- una sala slot attivata da un noto centro commerciale nella zona dei grandi alberghi con entrata posteriore sempre aperta, dove giovani, casalinghe, professionisti e pensionati lasciano molto denaro. E’ evidente che il fenomeno ludopatia a Montesilvano ha bisogno di una risposta ad hoc da parte delle istituzioni sanitarie”.
“L’Associazione Contribuenti Italiani – ricorda Fioriti – ha proposto che vengano introdotte serie misure per combattere il gioco d’azzardo, l’evasione fiscale ed il riciclaggio, come quella di vietare il gioco in tutti i luoghi pubblici e l’uso massiccio del redditometro per tutti i giocatori d’azzardo, previa identificazione degli stessi tramite la tessera sanitaria, anche al fine di evitare l’approccio dei minorenni al gioco. Un’ulteriore proposta è quella di rilanciare l’economia reale applicando su tutte le vincite derivanti dal gioco d’azzardo un’imposta unica sostitutiva (IUG) pari al 50%”.
PressGiochi
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