26 Giugno 2024 - 23:36

Filippine: cresce la pressione per vietare gli operatori di gioco offshore

L’ambasciata cinese a Manila ha esortato le Filippine a vietare gli operatori di gioco offshore, citando il coinvolgimento di quasi 3.000 cittadini cinesi in crimini legati a questi operatori. La

18 Giugno 2024

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L’ambasciata cinese a Manila ha esortato le Filippine a vietare gli operatori di gioco offshore, citando il coinvolgimento di quasi 3.000 cittadini cinesi in crimini legati a questi operatori. La Cina ha collaborato con le autorità filippine per chiudere cinque hub quest’anno e rimpatriare circa 1.000 cittadini cinesi.

Il dibattito sulla presenza degli operatori di gioco offshore è acceso. Diversi legislatori filippini chiedono il divieto di queste attività.

Il presidente della Philippine Amusement and Gaming Corporation (PAGCOR), ha difeso i licenziatari legittimi di giochi su Internet, sostenendo che essi hanno contribuito con oltre 5 miliardi di PHP alle entrate lorde nel 2023, fornendo un sostegno finanziario significativo al governo.

Anche l’Arcivescovo cattolico Socrates Villegas di Lingayen-Dagupan si è unito alla richiesta di vietare gli operatori di gioco d’azzardo offshore. In una lettera pastorale, Villegas ha scritto che qualsiasi beneficio economico è controbilanciato da gravi minacce, citando episodi di traffico di esseri umani, tortura e riciclaggio di denaro come motivi per rendere queste operazioni illegali.

Parallelamente, il rappresentante del 2° distretto di Bukidnon, Jonathan Keith Flores, ha proposto lo scioglimento della PAGCOR e la sua sostituzione con un nuovo organismo di regolamentazione, la Philippine Amusement and Gaming Commission (PAGCOM). Il disegno di legge 3559, inizialmente redatto dall’ex parlamentare di Batangas e attuale segretario alle finanze Ralph Recto, prevede la privatizzazione delle operazioni di gioco della PAGCOR, incluso il gioco online, per eliminare conflitti di interessi.

L’amministratore delegato di PAGCOR, Alejandro H. Tengco, ha annunciato che sono già in corso i lavori per preparare la privatizzazione dei casinò di PAGCOR, con l’obiettivo di completarla entro il 2025. Il nuovo ente regolatore, PAGCOM, imporrebbe un’imposta sul reddito lordo del 5% agli operatori di casinò, destinando il 25% dei guadagni lordi aggregati a progetti prioritari del governo locale, centri di riabilitazione dalle dipendenze e altri programmi di servizi sociali.

Il disegno di legge prevede anche l’eliminazione graduale degli operatori di gioco d’azzardo offshore con licenze scadute o non rinnovate e misure contro gli operatori illegali. Tuttavia, restano incertezze su come queste misure differirebbero dalla situazione attuale.

PressGicohi