16 Gennaio 2025 - 01:05

Fiasco (Alea): “Il gaming assorbe il 10% dei consumi degli italiani”

Si è tenuto questa mattina a Roma il seminario dal tema “Il gioco d’azzardo e la professione giornalistica”, promosso dalla Caritas romana e dall’Ordine dei giornalisti del Lazio. Tra i

27 Maggio 2015

Si è tenuto questa mattina a Roma il seminario dal tema “Il gioco d’azzardo e la professione giornalistica”, promosso dalla Caritas romana e dall’Ordine dei giornalisti del Lazio. Tra i relatori è intervenuto Luca Borgomeo, presidente dell’Aiart, l’Associazione Spettatori onlus, sottolineando la scarsa attenzione che le testate italiane hanno riservato alla condanna espressa dal card. Bagnasco al gioco d’azzardo nel corso della sua prolusione all’apertura della 68.ma Assemblea della Cei:

“Quando il cardinale dice che il gioco d’azzardo muove una massa di denaro inferiore solamente a quella dell’Eni e dell’Enel, quando mette in evidenza, con durezza, che è un disastro per le famiglie, il cardinale non solo dà un giudizio, dà un’informazione, ed è sacrosanto dovere degli organi di informazione dare notizia. Invece, questo aspetto della relazione del cardinale è stato completamente ignorato dai grandi quotidiani e dalle tv. Viene il sospetto che questo sia un sostegno indiretto che i grandi giornali danno al circo del gioco d’azzardo”.

“Se io il gioco d’azzardo lo chiamo gioco pubblico o gioco di alea con posta in denaro, evidentemente cosa enfatizzo? L’aspetto ludico è il ticket che si paga, il denaro, per divertirmi. Se lo chiamo gioco d’azzardo, – ha dichiarato Maurizio Fisco neo presidente di Alea, intervenuto per analizzare l’importanza del linguaggio con cui i media affrontano la tematica – è evidente che vado ad individuare un comportamento contrario al nostro modello istituzionale, che recepisce il sentimento etico della società italiana. Questo tema si è dilatato, è diventato un business che assorbe il 10 per cento dei consumi degli italiani, attraverso una retorica, attraverso una neo lingua che si è imposta, e che quindi dà luogo o ad allarme o ad una riduzione dell’allarme oppure ad un sentimento di innocuità di un fenomeno”.

 

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