“Siamo qui per confrontarci sull’ipotesi di trattamento istituzionale dell’azzardo e per trovare una regolazione a un fenomeno di cui si fanno degli allarmi molto forti”. Lo ha affermato il prof.
“Siamo qui per confrontarci sull’ipotesi di trattamento istituzionale dell’azzardo e per trovare una regolazione a un fenomeno di cui si fanno degli allarmi molto forti”.
Lo ha affermato il prof. Maurizio Fiasco di Alea in occasione della tavola rotonda presso la Caritas di Milano dal tema ‘Istituzioni e azzardo in Italia’.
“Per almeno 20-25 anni – ha spiegato Fiasco – si sono compiuti atti istituzionali contrari all’interesse pubblico.
I componenti del gioco azzardo sono state diverse:
– gioco pubblico con denaro per denaro e a scopo di lucro;
– gioco azzardo sanzionato dal codice penale;
– gioco formalmente pubblico ma praticato con attrezzature manomesse all’insaputa del consumatore, detto gioco grigio.
Quest’ultimo si è dilatato sempre più perché lo Stato non è stato in grado di controllare il sistema.
L’oggetto della delega è quello di garantire i livelli di sicurezza per la tutela della salute, dell’ordine pubblico e della pubblica fede e prevenire il rischio di accesso al gioco da parte dei minori.
Il rischio specifico è quello del gioco d’azzardo identificato in tutte e tre le componenti.
Negli ultimi 20 anni sono state introdotte 47 tipologie nuove di gioco d’azzardo.
Oggi vi è una frantumazione delle vincite e questo fattore crea molta aspettativa e dipendenza per una sola vincita. Il valore euforizzante permane sempre nel gioco d’azzardo. È quindi si crea una dipendenza molto più difficile da trattare.
Si è passati da una situazione in cui il basso consumo di gioco era tollerato a una vera e propria inflazione del gioco. Il gioco di massa comporta dispositivi e procedure che feriscono la democrazia. Bisogna quindi ricondurre lo Stato a perseguire l’interesse pubblico.
Lo Stato si è posto come un garante della banca del gioco.
Richieste che si fanno:
– slot: introdurre divieti simili a quelli attivi per il consumo di alcolici e fumo di tabacco.
Valutazioni degli aspetti clinici e delle conseguenze comportamentali delle tecnologie degli apparecchi.
-Lotterie e lotto: Diffusione tecniche di compilazione delle stringhe e totale trasparenza sulla composizione dei montepremi. Divieto di chiamare vincita ogni erogazione inferiore al costo della quota raccolta
Bisogna inoltre che vi sia una verifica preventiva e sorveglianza sanitaria. Il SSN deve fare sorveglianza attiva.
La presentazione della tessera sanitaria per accedere ai luoghi del consumo dell’azzardo può essere utilizzata per creare dei veri e propri database dei clienti utilizzabili a fini di marketing e gestione del cliente.
La pubblicità deve essere vietata integralmente, intanto però Agcom deve agire.
Nel nostro ordinamento – ha concluso Fiasco – se non interviene il Ministero della salute gli organi preposti sono regioni e comuni. Quindi ben venga una loro azione”.
Simona Brambilla – PressGiochi
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