A Ferrara, Claudio Fochi, consigliere comunale del Gruppo M5S ha depositato una interrogazione al sindaco sulla «presenza di macchinette per gioco d’azzardo nei circoli Arci», partendo dal presupposto che Arci
A Ferrara, Claudio Fochi, consigliere comunale del Gruppo M5S ha depositato una interrogazione al sindaco sulla «presenza di macchinette per gioco d’azzardo nei circoli Arci», partendo dal presupposto che Arci rappresenta «una rete di associazioni culturali che ha sempre avuto e ha tuttora forti connessioni con il partito di maggioranza dell’attuale giunta comunale, come ente privilegiato di promozione ricreativa e culturale sul territorio» e che certo «non rientra fra i suoi scopi statutari la promozione del gioco d’azzardo» visto che -scrive Fochi – «nello statuto nazionale dell’Arci all’articolo 3, gli scopi sono assolutamente incompatibili con la presenza di macchinette di gioco d’azzardo nei locali gestiti direttamente o indirettamente da Arci».
“L’amministrazione comunale ferrarese – ricorda il pentastellato – ha messo in atto azioni contro la ludopatia fra le quali ricordiamo la possibilità di ottenere la vetrofania “anti slot” per gli esercenti che scelgono di non installare macchinette, nonché raccolta firme di sensibilizzazione contro il gioco d’azzardo con appositi banchetti nel centro di Ferrara e, di recente, ordinanze sulla limitazione degli orari degli esercenti con macchinette slot”».
Nonstante tutto questo, in molti locali e circoli Arci di Ferrara e provincia sono presenti macchine slot dove è possibile praticare il gioco d’azzardo.
E ancora una beffa, sottolinea Fochi, Arci aderisce alla campagna “Mettiamoci in gioco” dove si afferma espressamente: «il presente ordine del giorno impegna Arci Emilia Romagna, i comitati territoriali le sue basi associative a superare la presenza di slot machine nelle loro sedi». E allora ecco l’interrogazione al sindaco Tagliani per chiedere «se nei contratti di concessione per la gestione di bar o esercizi operanti in circoli Arci (con gestione diretta o indiretta) sia possibile inserire una clausola vincolante “no slot”, in piena coerenza con i principi sanciti nello statuto dell’Arci e con la battaglia contro la ludopatia che l’amministrazione comunale sostiene di combattere» e «se l’amministrazione comunale intenda attivarsi quanto prima per sanare l’incongruenza da noi rilevata afferente alla presenza di macchinette per il gioco d’azzardo situate nei locali Arci segnalati al fine di realizzare un primo vero atto concreto che vada nella direzione di eliminare sul nostro territorio la piaga del gioco d’azzardo con le sue devastanti conseguenze sociali e sanitarie».
PressGiochi
Ferrara: arrivano le prime multe per chi infrange l’ordinanza no-slot
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