18 Novembre 2024 - 22:38

Federgioco. Di Matteo: “L’istinto al gioco non va represso, ma controllato legiferando in modo non solo punitivo”

“Federgioco è un organismo deputato a contribuire a una regolamentazione del gioco che oggi non è più procrastinabile. La normativa di oggi è apprezzabile, ma quello che noi lamentiamo e

16 Maggio 2017

“Federgioco è un organismo deputato a contribuire a una regolamentazione del gioco che oggi non è più procrastinabile. La normativa di oggi è apprezzabile, ma quello che noi lamentiamo e per questo ci proponiamo alla pubblica amministrazione è un nostro ruolo centrale per poter dare la nostra visione del settore casinò all’interno del mercato dei giochi”.
Lo ha dichiarato questa mattina a Milano presso la sala “Turismo” del centro congressi di Confcommercio, Giulio Di Matteo presidente di Federgioco e Amministratore unico del casino di Saint Vincent in occasione della conferenza di presentazione del nuovo programma dell’Associazione di rappresentanza dei quattro casinò italiani.
“In questo senso – ha dichiarato – il primo punto del programma è quello di ribadire un dovere che abbiamo sempre, ovvero quello di collaborare con i Ministeri di riferimento,  quello degli Interni e dell’Economia e delle Finanze.
Aggiungiamo, inoltre, nella platea dei Ministeri quello della Salute. Sotto questo profilo vogliamo anche noi tracciare delle linee guida anche innovative, offrendo la nostra massima collaborazione.
L’istinto al gioco non va represso, ma tenuto sotto controllo ed educato e soprattutto controllato, legiferando in modo non solo punitivo, ma anche valorizzando l’azione preventiva. L’aspetto repressivo ci vede sconfitti”.
“Noi ribadiamo – ha continuato di Matteo- che la normativa sul gioco merita un inquadramento organico. Siamo contrari a normative su normative che non fanno altro che creare contraddizioni, mentre crediamo che uno strumento che potrebbe essere esteso è quello della certificazione di qualità dei servizi casinò.
Non stiamo pronendo di riempire l’Italia di casinò né vogliamo dire che la situazione attuale possa proseguire, ci accontantiamo di un compromesso. Sediamoci intorno a un tavolo. I benefici ci saranno sia per i cittadini sia per le casse dello Stato.
Ci piace ricordare – ha concluso – che Federgioco fa parte di ECA. Questo è il modello casinò quando si parla di gioco patologico”.

“Ho poco da aggiungere – ha proseguito l’onorevole Ivo Collè, segretario generale di Federgioco- se non ricordare che la nostra associazione compie 10 anni. Non siamo una grande entità, ma siamo compatti. Vogliamo difendere e tutelare le nostre aziende. Quello che ci preme ribadire è che vogliamo dare al governo il nostro contributo. Senza questa apertura non si può riorganizzare il gioco in modo serio”.

 

“Tutte le volontà del presidente passano da un analisi di mercato. Lo stato dell’arte – ha dichiarato Olmo Romeo del Casinò di Sanremo  – deve partire da un documento qualitativo e quantitativo che descriva lo scenario dei casinò.  Il documento deve analizzare e valorizzare le specifiche competenze delle singole realtà. Il mercato in Italia è in costante flessione da anni (CAGR -5%), si registra una crescita solamente nel 2006 totalmente dovuta a una performance straordinaria del casino di Venezia  (+30 milioni, GGR). È inoltre aumentata la spesa pro-capite perché la qualità del gioco offerto è molto puntuale e capace. Merito va a tutti coloro perché lavorano nella case da gioco.

 

 

 

Come Federgioco abbiamo messo a punto 4 punti/proposte sui quali teniamo a continuare a lavorare:

– antiriciclaggio con la creazione di un gruppo di lavoro teso a uniformare le politiche aziendali;

– contrasto al gioco azzardo patologico;

– on-line management con l’obiettivo di identificare una normativa che vado a limitare l’offerta live delimitandola nel perimetro nazionale;

– slot management.

Dobbiamo porci – ha concluso Romeo – come un corpo unico che valuterà azioni di miglioramento alle proprietà/aziende associate pur mantenendo le identità in partnership con i migliori fornitori”.

 

 

Simona Brambilla –  PressGiochi

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