Il senatore Davide Faraone ha presentato in queste ore al Parlamento e nello specifico al Mef un’interrogazione per chiedere al Ministero di valutare l’opportunità di consentire l’utilizzo dell’intero ammontare del
Il senatore Davide Faraone ha presentato in queste ore al Parlamento e nello specifico al Mef un’interrogazione per chiedere al Ministero di valutare l’opportunità di consentire l’utilizzo dell’intero ammontare del jackpot dei premi ancora in palio legati a concorsi a gioco, tra i quali Superenalotto, Superstar, Lotto tradizionale, nonché i giochi operati con slot machines, al fine di destinare le suddette somme alle strutture ospedaliere e sanitarie, costantemente impegnate nella cura degli ammalati e nel contrasto alla diffusione del contagio.
Una proposta che in passato è arrivata da più parti anche in occasione di altre emergenze. Bisognerebbe però chiedersi come farebbero a ripartire i suddetti giochi se venissero prosciugati del loro jackpot e se – a livello regolamentare- una siffatta proposta sarebbe attuabile anche perché non dovremmo dimenticarci che quei jackpot, ora in mano ai concessionari, appartengono ai giocatori che li hanno incrementati con le loro giocare e attendono che sia la dea bendata a ridistribuirli.
Ma vediamo le motivazioni di Italia Viva.
“A seguito del peggioramento della situazione di emergenza epidemiologica causata dalla diffusione del COVID-19,- afferma Faraone – nonché del progressivo inasprimento delle misure per far fronte alla situazione, con determinazione direttoriale del 21 marzo 2020, prot. 96788/RU, il direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha sospeso un gran numero di concorsi a gioco, tra i quali Superenalotto, Superstar, Lotto tradizionale, nonché i giochi operati con slot machines;
la determinazione direttoriale ha l’espressa finalità di evitare la permanenza dei consumatori nei locali delle tabaccherie, al fine di scongiurare il più possibile l’assembramento di persone all’interno delle stesse e contrastare la diffusione del contagio;
la medesima determinazione muove dalla considerazione che la possibilità di offrire giochi all’interno delle tabaccherie ha costituito un motivo di spostamento, in violazione dei provvedimenti che consentono di spostarsi solo per determinati casi, espressamente previsti;
detta sospensione, che ha avuto effetti immediati, perdurerà per tutta la durata dell’emergenza e sino al provvedimento di revoca.
Considerato che negli ultimi giorni numerosi sono stati gli appelli espressi da parte delle associazioni impegnate nel garantire una tutela contro le forme patologiche di gioco d’azzardo, le quali hanno invitato a considerare l’idea di destinare le risorse dei jackpot dei premi ancora in palio al contrasto della diffusione del contagio. I dati degli ultimi giorni hanno mostrato un elevato “picco” dei contagi, nonché dei decessi di persone che hanno contratto il virus; gli ospedali ricevono quotidianamente all’interno delle proprie strutture un numero di malati sempre più elevato, circostanza che ha causato il progressivo diminuire dei posti letto disponibili ed il sovraccarico delle terapie intensive.
Non è ancora possibile determinare la cornice temporale entro la quale sarà possibile debellare definitivamente l’emergenza, – spiega il senatore – né è ancora chiaro se saranno sufficienti le risorse sinora stanziate con gli ultimi decreti emanati dal Governo, al fine di porre un argine alle conseguenze drammatiche dell’epidemia”.
PressGiochi
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