12 Gennaio 2025 - 12:04

Fano. Il M5S chiede un intervento comunale su sale giochi e apparecchi

L’amministrazione comunale ha intenzione di modificare il Regolamento comunale per l’attività “sala gioco” e per l’uso di apparecchi da gioco? A chiederlo al sindaco di Fano Massimo Seri sono i

27 Novembre 2015

L’amministrazione comunale ha intenzione di modificare il Regolamento comunale per l’attività “sala gioco” e per l’uso di apparecchi da gioco? A chiederlo al sindaco di Fano Massimo Seri sono i consiglieri del Movimento 5 stelle Marta Ruggeri, Roberta Ansuini e Hadar Omiccioli che ieri hanno un’interrogazione sul tema del gioco.

 

Infatti, dopo che lo scorso 11 dicembre 2014 il Consiglio Comunale aveva approvato all’unanimità dei presenti la mozione dal titolo  “Prevenzione, contrasto e riduzione del rischio del gioco d’azzardo patologico”, il tema è finito del dimenticatoio.

 

“Il dispositivo della suddetta mozione – spiegano i grillini – impegnava il Sindaco e la Giunta ad attuare varie misure volte alla prevenzione e al contrasto della ludopatia come, tra le altre, effettuare una mappatura dei locali nel territorio comunale,  revisionare il vigente regolamento comunale per l’attività ‘sala gioco’ e per l’uso di apparecchi, istituire un nucleo di vigilanza su tali locali in collaborazione con Polizia Municipale e Forze dell’Ordine tutte, e individuare idonei e possibili incentivi  per quegli esercizi commerciali che rinunciano alle slot-machine.

Alla luce di queste considerazioni, Ruggeri, Ansuini e Omiccioli interrogano il sindaco per sapere in quale stato si trovi l’attuazione di ogni singolo punto del dispositivo contenuto nella mozione “Prevenzione, contrasto e riduzione del rischio del gioco d’azzardo patologico”, se la giunta intende sostenere la raccolta firme per la presentazione della proposta di legge di iniziativa popolare sul gioco promossa dai firmatari del “Manifesto dei Sindaci contro il gioco d’azzardo” e se abbiano modificato o intendano modificare il Regolamento comunale per l’attività “sala gioco” e per l’uso di apparecchi da gioco “il tutto – concludono i tre pentastellati – finalizzato a eliminare o contenere un dramma che sta irrompendo come un fiume in piena, travolgendo, senza alcuna pietà, anche i più giovani, di età compresa tra i 16 ed i 30 anni molti dei quali, divenuti schiavi di video poker e slot machine, hanno mandato sul lastrico le proprie famiglie”.

 

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