Fondo per il pluralismo: tra i requisiti di accesso l’adesione al codice di autoregolamentazione “Adottare le idonee misure di prevenzione e controllo nei casi di sponsorizzazione di prodotti vietati ai
“Adottare le idonee misure di prevenzione e controllo nei casi di sponsorizzazione di prodotti vietati ai minori o comunque sottoposti a limitazioni, con particolare riguardo al gioco d’azzardo”.
Lo chiedono in un ordine del giorno presentato in commissione Industria del Senato i deputati del M5S Endrizzi, Girotto, Castaldi alla Legge annuale per il mercato e la concorrenza.
“Con particolare riferimento alla materia delle comunicazioni elettroniche, – hanno spiegato i senatori penta stellati – occorre osservare che la sempre maggiore commercializzazione della liete, ossia l’utilizzo di Internet e dello spazio virtuale per finalita` di scambio di beni e servizi, pone una serie di problemi giuridici di rilevante entita`, tra i quali si annoverano certamente le esigenze di massima salvaguardia e tutela del pubblico dei consumatori nei mercati cosiddetti virtuali offerti dalla rete, al fine di scongiurare il pericolo del condizionamento, ’controllo, manipolazione e/o alterazione del processo di libera formazione della volonta` del consumatore nel prendere una consapevole decisione di natura commerciale.
Attraverso l’uso di internet viene data la massima liberta` di promuovere o meno la reputazione di prodotto o di un servizio, ma tale effetto puo` essere subdolamente amplificato se affidato a soggetti che godono di una certa popolarita`, digitale o commissionato a pagamento a una pluralita` di utenti compiacenti e, simulando consensi attorno a un prodotto o a un servizio attraverso l’uso di forum, community, blog, social network, si ottiene l’effetto di falsare in maniera apprezzabile le decisioni libere, la scelta di acquisto consapevole e il comportamento economico degli utenti e consumatori. Attraverso, dunque, l’utilizzo massiccio di web influencer, pagati direttamente dalle agenzie di pubblicita` o societa` di ottimizzazione che hanno commissionato il servizio, si puo` contribuire a incrementare, o addirittura costruire, la reputazione commerciale di un prodotto, di un servizio o di un certo marchio, minando quella trasparenza che e` essenziale per la crescita e l’incremento dell’economia digitale.
Un articolo del 31 ottobre 2016 pubblicato sulla rivista «Altraeconomia », con riguardo ai web influencer di Instagram, riferisce che «in Italia, le piu` seguite influencer pubblicano quasi ogni giorno foto «brandizzate » senza segnalare se si tratti o meno di pubblicita`»; risulta che tra le aziende che si avvalgono di tali forme pubblicitarie vi sarebbero anche numerose imprese del settore del gioco d’azzardo lecito. Tale circostanza risulterebbe particolarmente grave, in ragione del fatto che, come noto, il gioco d’azzardo e` vietato ai minori e puo` causare dipendenza patologica, e in tali casi, oltre all’assenza del disclaimer relativo la presenza di un contenuto pubblicitario, non vi sarebbe neppure quello, obbligatorio, sui rischi legati all’azzardo”.
Per i senatori Endrizzi e Castaldo il Governo deve quindi impegnarsi ad assumere le opportune iniziative, anche di carattere normativo, al fine di disciplinare il fenomeno di cui in premessa, cosı` da i sancire un chiaro obbliga di identificazione di qualsiasi forma di pubblicita` an line e dei relativi committenti e assicurare efficienti tutele civilistiche del consumatore, nonche´ strumenti di rafforzamento della trasparenza delle comunicazioni commerciali attraverso i social media, anche estendendo, ove opportuno, gli ambiti di interventi dell’Autorita` garante della concorrenza e del mercato (AGCM).
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