“L’anniversario di Sapar qualifica l’attività legale del settore del gioco pubblico. Queste attività di coordinamento associativo che vengono svolte sono importanti e tante volte ADM si è confrontata con gli
“L’anniversario di Sapar qualifica l’attività legale del settore del gioco pubblico. Queste attività di coordinamento associativo che vengono svolte sono importanti e tante volte ADM si è confrontata con gli operatori per suggerire miglioramenti al settore. Il contrasto al gioco illegale è avvenuto in questi tre anni anche grazie alla collaborazione con i concessionari di stato, siamo passati in ADM a realizzare una ‘raccolta’ oltre 80 mld di gettito erariale, una cifra in crescita rispetto al passato che ci dice quanta illegalità è riemersa anche dal settore del gioco. I gestori hanno un ruolo fondamentale perché sono la prima sentinella nell’operatività di tutti i giorni nel settore e rappresentano anche un punto di interfaccia con l’amministrazione”. Così il direttore generale Marcello Minenna in occasione di Enada Roma Workshop oggi tenuto a Roma.
Presente all’evento organizzato da Sapar diversi esponenti istituzionali.
Il presidente di Sapar Domenico Distante ha più volte espresso le difficoltà del gestore e la necessità di tutelare questa figura professionale anche durante l’intervento del sottosegretario all’economia Federico Freni che ha annunciato come entro metà 2023 dovrebbe vedere la luce la legge delega per il settore.
“Dal punto di vista normativo – ha ricordato Distante – il gioco va trattato tutto alla stessa maniera e lo stesso vale per le varie categorie di lavoratori. I giochi non sottostanno tutti alle stesse regole e discriminazioni. Su alcuni vigono divieti, non applicati invece su altri tipi di giochi. Servono regole certe valide per tutti. Dobbiamo lavorare tutti sullo stesso piano con tranquillità per dare il respiro a quelle piccole e medie imprese che sono il fulcro dell’economia a livello nazionale”.
Secondo l’avvocato Attilio Simeone: “La commissione antimafia nella sua relazione parla degli aspetti che maggiormente si prestano alle infiltrazioni della criminalità organizzata come il gioco online. La UIF ci dice che nel 2021 oltre 7.500 segnalazioni arrivano dagli operatori di gioco, questo mostra dove sono i problemi. Desta preoccupazioni il fatto che proprio durante il lockdown si registravano le maggiori transazioni. La figura del gestore è la più delicata ed importante e spero che la legge delega metta in risalto questa figura” ha concluso.
Per Angelo Tripodi capogruppo della Lega in Regione Lazio: “L’amministrazione regionale ha previsto in materia di gioco delle cose davvero assurde, norme che vanno addirittura contro le norme nazionali. L’appello che faccio – più ai miei colleghi che a voi – credo sia quello di informarsi e confrontarsi prima di intervenire su un settore che produce tanto a livello nazionale”.
“Il divieto di gioco ai minori non si applica attraverso i limiti orari alle sale o i distanziometri dalle scuole. Il tema del gioco è molto più complesso, ma la chiave di volta dalla quale partire è la responsabilità dell’esercente che deve fare da muro, consapevole che i minori non devono accedere al gioco – ha dichiarato il presidente del Moige Antonio Affinita. “Saremo in prima fila per ricordare la necessità di sostenibilità del settore, l’esercente deve con rigore applicare le regole, solo così diventeranno vane le distanze dai luoghi sensibili come i limiti orari. Ricordiamo che l’illegalità non guarda all’età”.
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