L’Emilia-Romagna rafforza il proprio ‘no’ a tutte le mafie e alla criminalità organizzata attraverso il Testo unico sulla legalità, progetto di legge approvato ieri dalla Giunta regionale che sarà ora
L’Emilia-Romagna rafforza il proprio ‘no’ a tutte le mafie e alla criminalità organizzata attraverso il Testo unico sulla legalità, progetto di legge approvato ieri dalla Giunta regionale che sarà ora portato all’esame dell’Assemblea legislativa per l’approvazione definitiva entro l’autunno.
Nei 48 articoli del provvedimento, rispetto ai 170 complessivi di tutte le leggi approvate in questi anni dalla Regione, sono diverse le nuove misure previste. Fra le più importanti, la lotta all’usura, compresa quella connessa al gioco d’azzardo patologico, e l’assistenza alle vittime degli strozzini e del racket; un forte controllo sugli appalti, con un maggiore utilizzo del Rating della legalità e l’estensione dell’Elenco di merito a tutte le aziende e non solo a quelle del comparto edile; la tutela della sicurezza sul lavoro e azioni di prevenzione e contrasto della corruzione, con la riduzione delle stazioni appaltanti.
Il Testo unico infatti inserisce in questa legge una nuova disposizione che stabilisce la negazione del proprio patrocinio per quegli eventi che ospitano o pubblicizzano attività che, benché lecite, sono contrarie alla cultura dell’utilizzo responsabile del denaro o che favoriscono o inducono la dipendenza dal gioco d’azzardo patologico.
E ancora: l’ulteriore rafforzamento dell’attività di promozione della cultura della legalità, il sostegno per il recupero di immobili confiscati e la nascita di un osservatorio sulla criminalità.
“La lotta alla mafia e la legalità – hanno detto il presidente della Regione Stefano Bonaccini e l’assessore Massimo Mezzetti – per noi sono valori fondanti. Con questo strumento, unico in Italia, possiamo rafforzare il nostro contributo per questo obiettivo”.
Il presidente della DNA Raffaele Cantone “Lo ha definito un ottimo lavoro, che può diventare un punto di riferimento anche per le altre Regioni italiane impegnate in questo senso”. “E’ stato un impegno corale– ha aggiunto Mezzetti– che ha coinvolto tutti gli attori interessati in una Consulta che mai è stata palestra retorica, ma sempre strumento efficace per giungere a questa sintesi”.
“Possiamo dire che si tratta di un’altra promessa mantenuta– ha commentato il presidente Bonaccini-, che va di pari passo col nostro sostegno di 1,3 milioni di euro perché il processo Aemilia si svolgesse a Bologna e Reggio Emilia e con l’istituzione del Girer, dopo il sisma, voluto dal presidente Errani”. “Noi- ha specificato il presidente- avevamo promesso una semplificazione amministrativa tutt’altro che semplice, e non ci siamo limitati a questo, introducendo misure innovative che irrobustiscono il contrasto alle mafie e alla illegalità. Armonizzando il tutto in un ambito, quello del Patto per il lavoro, che varammo nel luglio di un anno fa, dove abbiamo sempre specificato che l’occupazione non basta: dev’essere piena e buona. Sono dunque molto soddisfatto, anche se non dobbiamo mai dimenticare che quello contro la criminalità e a favore della legalità è un lavoro quotidiano e infinito”.
Il Testo unico è stato presentato questa mattina a Bologna, nella sede della Regione, nel corso di una conferenza stampa cui hanno partecipato il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale alle Politiche per la legalità, Massimo Mezzetti. E’ stato proprio Mezzetti a rendere noto che il Testo, inviato per conoscenza alla Direzione nazionale antimafia e all’Autorità nazionale anticorruzione, ha ricevuto il riconoscimento dal presidente Raffaele Cantone.
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