A tre anni dall’entrata in vigore della legge regionale dell’Emilia Romagna per il contrasto, la prevenzione, la riduzione del rischio della dipendenza dal gioco d’azzardo patologico si è tenuto ieri
A tre anni dall’entrata in vigore della legge regionale dell’Emilia Romagna per il contrasto, la prevenzione, la riduzione del rischio della dipendenza dal gioco d’azzardo patologico si è tenuto ieri presso l’assemblea legislativa regionale un convegno per fare il punto sull’attuazione e sui risultati conseguiti dalla legge.
Ad oggi risultano essere 1.300 i pazienti affetti da dipendenza da gioco d’azzardo patologico curati nel 2015 nei 40 punti di accoglienza e trattamento aperti in regione. Il doppio rispetto al 2011 quando erano solamente 640.
“Il tema di una revisione dell’attuale norma regionale è qualcosa su cui si può e si deve ragionare- ha dichiarato Giuseppe Paruolo presidente della Commissione Cultura, scuola, formazione, lavoro, sport e legalità, ricordando l’impegno formalizzato in due risoluzioni che sono state approvate e sollecitano da un lato incentivi agli esercenti che rinunciano alle slot e dall’altro di fissare le distanze dai luoghi ritenuti sensibili, come ad esempio le scuole.
Sull’importanza di informare sui rischi connessi al gioco d’azzardo legalizzato e di fare prevenzione è intervenuta Emilia Muratori, sindaco di Marano sul Panaro. “Uno degli obiettivi- ha detto- deve essere quello di avere politiche univoche su area vasta”.
Mattia Monduzzi, del Comune di Vignola, ha raccontato le difficoltà dei comuni, a cui competono controlli urbanistici, vanificati però da norme nazionali che consentono di evitare i vincoli posti dalle singole amministrazioni.
“Serve un lavoro di squadra che coinvolga le istituzioni, le forze politiche, il mondo della scuola, la famiglia, i movimenti, diversi soggetti”, ha affermato Manuela Rontini presidente della commissione Territorio, ambiente e mobilità. L’organismo dell’Assemblea- ha annunciato- sarà coinvolto nei lavori che riguardano la revisione della legge regionale sulle distanze delle sale giochi dai luoghi “sensibili”.
PressGiochi