L’Emilia-Romagna rende piu’ tollerante la legge che impone la chiusura di sale slot e videolottery nel raggio di 500 metri da luoghi sensibili, come scuole e ospedali. Gia’ nel novembre
L’Emilia-Romagna rende piu’ tollerante la legge che impone la chiusura di sale slot e videolottery nel raggio di 500 metri da luoghi sensibili, come scuole e ospedali.
Gia’ nel novembre scorso, incontrando i sindacati in seguito all’allarme per la perdita di migliaia di posti di lavoro, la Regione aveva aperto alle richieste di maggiore flessibilita’ della norma. E cosi’ e’ stato.
La Giunta Bonaccini ha approvato nella seduta di ieri una nuova delibera applicativa, che inserisce nella legge regionale di contrasto alla ludopatia alcuni accorgimenti sulla chiusura delle sale gioco. Ad esempio, il periodo di proroga di sei mesi concesso per consentire lo spostamento dell’attivita’ in una zona non vietata, “puo’ essere ulteriormente prorogato per un massimo di ulteriori sei mesi”, in ragione di “particolari esigenze che ciascun Comune potra’ valutare e dovra’ adeguatamente motivare”.
Tolleranza anche nel caso di apertura di nuovi luoghi sensibili nelle vicinanze di sale giochi dopo la loro delocalizzazione. Anche per “salvaguardare gli investimenti effettuati e tutelare il legittimo affidamento degli operatori economici”, scrive la Regione, la norma non ha effetto “per un periodo congruo a consentire l’ammortamento degli investimenti effettuati, comunque non eccedente la durata massima di dieci anni”. Quindi, nessun trasloco immediato. E ancora, nella delibera regionale si afferma che rispetto al divieto di nuova installazione delle macchinette, “in sede di prima applicazione il controllo non viene effettuato qualora gli apparecchi siano collocati all’interno di sale gioco o scommesse soggette, per effetto della mappatura, a chiusura o delocalizzazione”. Detta in altri termini, chi ha l’obbligo di spostarsi non deve temere multe istantanee.
Nella stessa delibera della Giunta Bonaccini, infine, si definiscono le modalita’ anche per applicare il divieto di esercizio stabilito per i cosiddetti corner, ovvero i punti di raccolta delle scommesse. L’attivita’ che si svolge in locali situati a meno di 500 metri dai cosiddetti luoghi sensibili, stabilisce la Regione, “non potra’ protrarsi oltre la scadenza dei contratti di concessione in essere e comunque, comprese le eventuali proroghe, non oltre il 31 dicembre 2019”. Inoltre, “il divieto di nuova installazione dei cosiddetti corner decorre dal giorno successivo alla data di pubblicazione della presente delibera”. Riviste anche alcune disposizioni relative alle sanzioni.
Ad esempio, “il divieto di prosecuzione dell’attivita’ di raccolta scommesse non si attua mediante la chiusura dell’esercizio commerciale in cui la raccolta si svolge, bensi’ mediante la disattivazione degli apparecchi per il gioco d’azzardo”. E ancora, la Regione precisa che le attivita’ degli sportelli e dei picchetti degli allibratori all’interno degli ippodromi sono consentite solo “in relazione alle corse dei cavalli e nelle giornate in cui si svolge il programma di corse dell’ippodromo”. Infine, “i dati che i Comuni devono trasmettere all’Osservatorio regionale sul gioco d’azzardo patologico si riferiscono anche alla chiusura dei cosiddetti corner.
Qualora risulti una persistente inattivita’ da parte dei Comuni, la Regione valutera’ quali azioni adottare”.
PressGiochi
Fonte immagine: bologna - 29/03/2010 - elezioni regionali 2010 - sede della regione emilia romagna - viale aldo moro -