23 Dicembre 2024 - 21:35

Emilia Romagna. Fee e New Asgi presentano in Regione le proposte sulle ticket redemption con un progetto ad hoc

Nella giornata di ieri il coordinamento che riunisce gli operatori del puro intrattenimento, riuniti nel cappello di Fee e New Asgi, ha incontrato il tavolo tecnico della Regione Emilia Romagna

18 Settembre 2018

Nella giornata di ieri il coordinamento che riunisce gli operatori del puro intrattenimento, riuniti nel cappello di Fee e New Asgi, ha incontrato il tavolo tecnico della Regione Emilia Romagna per presentare le proprie proposte e osservazioni in merito alla legge del 2017 che vieta il gioco delle ticket redemption tra i minori.

L’associazione New Asgi  insieme a Fee da giugno sono entrate a far parte del tavolo di orientamento che la Regione ha realizzato con l’incaricato di fare valutazioni sull’applicazione della legge in vista della realizzazione del decreto attuativo.

Il tavolo di orientamento riunisce le varie realtà associative del territorio, come  Confcommercio, Confesercenti e gli operatori del puro intrattenimento.

 

“Iniziando a lavorare al tavolo da giugno, siamo arrivati a giochi già fatti. Il nostro intervento è diretto a chiarire la metodologia con la quale il divieto andrà applicato e come dovrà comportarsi il gestore nell’applicazione della norma stessa” ha dichiarato a PressGiochi Alessandro Lama videpresidente di Fee.

 

“Intanto – spiega – il decreto è stato leggermente modificato prevedendo non più la responsabilità in capo al gestore ma una responsabilità in capo al genitore in caso di uso dei giochi da parte di minori. Si prevede l’inserimento di loghi sulle macchine e cartelli nei locali che specificano il divieto ai minori di 18 anni”.

Dal punto di vista imprenditoriale gli effetti della legge creano al gestore un problema enorme. Per questo le associazioni stanno cercando di proporre soluzioni al decreto attuativo che possano facilitarne l’applicazione.

 

“In Fee e New Asgi – continua Lama – ci stiamo muovendo su più fronti. Abbiamo presentato al tavolo diverse proposte andando ad intervenire sugli obblighi eccessivamente vessatori previsti e criticando il presupposto per il quale si paragonano le ticket redemption alle slot machine”.

 

La proposta fatta ieri in Regione dal coordinamento Fee e New Asgi è quella di presentare un progetto, realizzato in collaborazione con un ente terzo, l’Università Roma Tre Dipartimento di Economia, per la realizzazione di uno studio sull’utilizzo comportamentale dei giovani che si approcciano alle macchine a ticket. Un progetto che richiederà un anno di lavoro prima di poter avere dei risultati ma che permetterà di conoscere quelli che sono  i reali rischi di questi tipi di macchine.

 

“L’errore delle commissioni regionali – spiega il vicepresidente di Fee – è aver legittimato le norme introdotte con ricerche che mescolano dati relativi a  giochi d’azzardo, con le macchine da intrattenimento senza vincite in denaro.

La protezione dei minori è il nostro interesse primario, non vogliamo entrare nel merito degli obiettivi della legge ma nel metodo: sindachiamo l’errato utilizzo di dati non pertinenti alla materia che si affronta. Per questo abbiamo deciso tutti insieme di commissionare uno studio specifico che ci permetterà di conoscere i reali rischi dei giochi a ticket. Siamo pronti ad accettare le norme se legittimate da ricerche realizzate sui prodotti specifici che si vanno a colpire”.

 

PressGiochi