23 Dicembre 2024 - 19:18

Emergenza Coronavirus. Italia tutta ‘zona protetta’; stop a sale giochi e scommesse, per bar e tabacchi valgono le disposizioni generali

Da oggi, martedì 10 marzo, l’Italia diventa tutta ‘zona protetta’. Tutti gli spostamenti sono vietati se non per comprovate necessità, in tutto il paese come fino a oggi era avvenuto

10 Marzo 2020

Da oggi, martedì 10 marzo, l’Italia diventa tutta ‘zona protetta’.

Tutti gli spostamenti sono vietati se non per comprovate necessità, in tutto il paese come fino a oggi era avvenuto in Lombardia e nelle 14 province focolaio dell’epidemia di Coronavirus.

Come ha annunciato ieri sera il premier Conte a Palazzo Chigi, le regole ieri vigenti solamente per le zone rosse, ora si estendono a tutto il territorio nazionale.

Per quanto attiene al settore del gioco pubblico, si ricorda che sono sospese in base alle disposizioni previste nel decreto firmato dalla PMC l’8 marzo, tutte le manifestazioni organizzate, nonché gli eventi in luogo pubblico o privato, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo religioso e fieristico, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico, quali, a titolo d’esempio, grandi eventi, cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati; nei predetti luoghi è sospesa ogni attività.

Per quanto riguarda invece i giochi presenti in attività come attività accessorie, come corner o bar, Adm ha precisato che “l’art. 2, comma 1, lett. c) del DPCM stabilisce che sull’intero territorio nazionale, dall’8 marzo e fino al 3 aprile 2020 (v. art. 5, comma 1), ‘sono sospese le attività di pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati, con sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione’. Rientrano, pertanto, in tale previsione le sale da gioco specialistiche (sale Vlt, sale bingo e sale che raccolgono scommesse).

Per quanto riguarda i giochi che vengono raccolti presso pubblici esercizi (in genere, bar e tabacchi) non sono previste disposizioni specifiche e, quindi, troveranno applicazione le norme, previste dai provvedimenti del Governo o delle Regioni, che riguardano tali locali (e.g.: limitazioni di orari)”.

 

 

Molto pesanti le limitazioni per i bar e le attività di ristorazione: potranno svolgere la loro attività dalle 6 alle 18, con i gestori che saranno obbligati a garantire il rispetto della distanza di sicurezza tra le persone di almeno un metro. In caso di inosservanza c’è la sospensione dell’attività.

Il loro funzionamento sarà subordibato al rispetto delle esigenze medico-sanitarie stabilite sempre dallo stesso decreto (ovvero munire il bar di soluzioni idroalcoliche ed assicurare tra le awp la distanza di almeno 1mt l’una dall’altra).

In caso di violazioni sono previste le pene di cui all’art.650 c.p. o, nei casi più gravi, di cui all’art.452 c.p. (la sospensione della licenza è sempre prevista in caso di violazione).

 

Per le altre attività che non siano bar e ristoranti, queste potranno restare aperte a patto che garantiscano un accesso tale da evitare assembramenti e comunque il rispetto della distanza di almeno un metro. Anche in questo caso, la violazione comporterà la sospensione dell’attività, mentre chi non potrà, per motivi strutturali o organizzativi, garantire il rispetto della distanza di sicurezza dovrà tenere la serranda abbassata.

 

PressGiochi