E’ testa a testa tra Pd e centrodestra ma la spunta il presidente uscente Bonaccini. Sono questi i risultati delle elezioni in Emilia Romagna dove il candidato del centrosinistra Stefano
E’ testa a testa tra Pd e centrodestra ma la spunta il presidente uscente Bonaccini.
Sono questi i risultati delle elezioni in Emilia Romagna dove il candidato del centrosinistra Stefano Bonaccini si attesta davanti a Lucia Borgonzoni nella corsa per la presidenza dell’Emilia-Romagna.
In Calabria netta affermazione della candidata del centrodestra Jole Santelli che batte Filippo Callipo, sostenuto dal centrosinistra. Crolla in entrambe le Regioni il M5s.
Emilia Romagna e la campagna elettorale sul gioco legale – A vincere le elezioni in una delle più importanti regioni italiane per la prima volta dopo mesi è il centrosinistra con il forte candidato, già Presidente, Stefano Bonaccini, che ottiene 51,4% davanti a Lucia Borgonzoni che è al 45%. Imbarazzante il risultato del pentastellato Simone Benini di M5s è al 3,3%.
Ed è proprio il candidato presidente del M5S Simone Benini che ha ingaggiato in campagna elettorale una sua personale battaglia contro il gioco legale per il mantenimento della legge regionale sul gioco che dal 1 gennaio ad oggi sta mettendo in difficoltà tante aziende emiliano-romagnole.
A far da contraltare alle quotidiane esternazioni anti-gioco di Benini, era stato il centrodestra con vari esponenti, primi fra tutti il candidato nelle liste di Forza Italia, l’avv. Gianfranco Fiorentini, storico legale del settore.
Proprio nel settore del gioco il centrodestra aveva trovato in queste settimane un forte sostenitore, ma evidentemente la pressione esercitata dalle aziende sul voto non è stata tale da imprimere quella svolta e quella influenza sperata dagli stessi operatori locali.
Aveva deciso di non giocare con l’azzardo, in campagna elettorale, proprio lui, Stefano Bonaccini, che sulla questione poteva vantare non promesse ma fatti. E la sua coerenza evidentemente è stata apprezzata dalla cittadinanza. Lui, che a fine dicembre, con l’entrata in vigore della legge regionale, aveva deciso di chiudere la porta alle aziende in difficoltà, ma mantenere fede alla decisione del suo Consiglio che aveva supportato l’approvazione di quel testo di legge.
La coerenza di Bonaccini in questo caso ha pagato.
Imbarazzante, in conclusione, i risultati del M5S. Pesa il risultato in Calabria, ma ancor di più quello in Emilia Romagna. A dimostrazione del fatto che utilizzare il tam tam della lotta al gioco d’azzardo non è così redditizio in termini di consenso e conferma che alla popolazione stanno a cuore temi più importanti, quali l’occupazione, la sanità, l’istruzione. Risultati comunque che non sorprendono. Gli stessi candidati 5stelle avevano nelle ore precedenti il voto suggerito di utilizzare il voto disgiunto per sostenere il Candidato Bonaccini. D’altronde le dimissioni del capo del Movimento Luigi Di Maio a soli quattro giorni dalle elezioni regionali si sono dimostrate essere una scelta infelice.
PressGiochi