Le ricerche relazionate al problema del gioco in Italia hanno subito un aumento del 29% nell’ultimo anno. Ad essere coinvolti sono soprattutto gli uomini appartenenti alla fascia di età compresa
Le ricerche relazionate al problema del gioco in Italia hanno subito un aumento del 29% nell’ultimo anno. Ad essere coinvolti sono soprattutto gli uomini appartenenti alla fascia di età compresa tra i 25 e i 44 anni. A denunciare il problema sono soprattutto le donne, che cercano una soluzione per risolvere i problemi di dipendenza del partner, che si amplificano si ripercuotono sull’intera sfera affettiva e, ora più che mai, sull’andamento della vita domestica. Non a caso, dall’inizio del lockdown le ricerche relative a questa patologia sono triplicate. Una soluzione al problema in questo periodo di isolamento, oltre alla forza di volontà e al supporto delle persone care, è rappresentata dalla terapia online.
Sono questi i dati frutto di un’indagine realizzata da Guidapsicologi.it, che ha svolto un’indagine sulla ludopatia a livello nazionale confrontando sia i dati dell’anno scorso con quello attuale che quelli relativi a questo ultimo periodo di lockdown.
A livello nazionale i dati relativi alla ludopatia sono in costante aumento. Nell’ultimo anno infatti, le ricerche relazionate a questa patologia hanno registrato una crescita dell’indice percentuale del 29%. Un dato interessante che può contribuire a delineare una visione d’insieme è quello relativo alla fascia di età maggiormente coinvolta: dai 25 ai 34 anni l’aumento è del 31,5%.
La generazione dei Millennials, purtroppo vanta già altri primati allarmanti a livello sociale, e questo dato altro non fa che confermare la condizione di instabilità e mettere in luce le conseguenze estreme a cui si può arrivare a causa della precarietà, in aumento esponenziale con la pandemia del COVIT-19.
A livello regionale, fa da apripista la Lombardia, che raggruppa il 26% delle ricerche totali, seguita dal Lazio con il 17% e dalla Campania con l’8%, subito dopo Puglia (7,5%) e Sicilia (7,3%).
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