D’Urso (CNA): “Interventi sul gioco siano il primo passo verso la fine dello Stato biscazziere”

“Le proposte presentate in queste settimane dal M5S devono essere concretamente solo un primo passo verso decisioni parlamentari che liberino lo Stato dalla veste di Stato biscazziere”.

Lo afferma monsignor Alberto D’Urso, presidente della Consulta Nazionale Antiusura, commentando le proposte del nuovo Esecutivo in materia di giochi.

“Si chiede un impegno speciale ai rappresentanti delle Istituzioni democratiche del Paese – afferma D’Urso – affinché si limiti in maniera concreta ed effettiva l’esposizione al rischio dei suoi cittadini, in particolare modo di quelli più vulnerabili, di restare vittime della relativa patologia. Il divieto della promozione pubblicitaria; un’effettiva offerta di presa in carico terapeutica; la predisposizione delle misure giuridiche per il sostegno alle famiglie precipitate in miseria per uno o più congiunti in stato di dipendenza da gioco d’azzardo, questi sarebbero i primi e più urgenti interventi da realizzare”.

Ad intervenire anche Attilio Simeone, coordinatore del Cartello Insieme contro l’Azzardo, secondo il quale le leggi attuali sono confuse e superficiali e non affrontano il fenomeno in tutta la sua complessità.

“Nei prossimi giorni, il 22 e il 23 giugno, ad Assisi,- ha annunciato D’Urso – in occasione dell’Assemblea-Convegno nazionale verranno resi pubblici i dati di uno studio inedito sul sovrindebitamento. Apparirà chiaro che una delle cause dello stato patologico delle famiglie italiane è il ricorso all’azzardo che é correlato alla mancanza o la perdita di lavoro. Tra le vittime ci sono persone e padri di famiglie di età tra 40 e 55 anni che hanno la necessità di non far mancare il pane quotidiano ai propri congiunti”.

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