25 Novembre 2024 - 07:34

Dopo l’emergenza si ipotizza una ripresa scaglionata: ultimi a riaprire sale giochi, palestre e piscine

Sarà una ripresa scaglionata quella che segnerà la fine dell’emergenza da coronavirus. E sarà lenta. Soltanto dopo il nuovo blocco di due settimane — che sarà decretato il prossimo 3

30 Marzo 2020

Sarà una ripresa scaglionata quella che segnerà la fine dell’emergenza da coronavirus. E sarà lenta. Soltanto dopo il nuovo blocco di due settimane — che sarà decretato il prossimo 3 aprile e durerà fino al 18 aprile — si comincerà a discutere i criteri per la progressiva riapertura.

Ecco perché gli ultimi ad aprire saranno i locali dove maggiore è la possibilità per le persone di stare a stretto contatto come discoteche, bar, ristoranti, cinema e teatri.

Mentre i primi a riprendere l’attività potrebbero essere quegli imprenditori che fanno parte della filiera alimentare e farmaceutica. E in vigore fino alla fine dell’epidemia ci saranno anche le misure strettissime per chi torna dall’estero rese ancora più severe da un’ordinanza emanata ieri.

 

«A inizio settimana con gli scienziati del comitato tecnico scientifico e confidiamo che ci portino delle buone notizie. Ci manteniamo sempre vigili e attenti per adeguare le nostre valutazioni», ha spiegato ieri Conte.

 

Ma i criteri di rimodulazione delle misure appaiono già ben delineati. E anche se i dati dovessero essere positivi, per il ritorno alla normalità serviranno comunque settimane. Gli ultimi ad aprire saranno tutti i luoghi dove è difficile mantenere la distanza, dunque i locali destinati ai giovani come le discoteche, i bar, i pub. Stesso discorso per i ristoranti, i posti dove si svolgono attività ludiche, come le sale giochi, le palestre e le piscine. È possibile che si consenta la riapertura di qualche negozio, ma dovrà sempre essere rispettata la distanza di un metro, così come la regola di entrare uno alla volta a meno che non si tratti di grandi spazi. Per questo è legata strettamente all’andamento del contagio la decisione che riguarda la ripresa di quelle attività dove c’è il contatto diretto con il cliente come i centri estetici oppure i parrucchieri. Sospesi fino a data da destinarsi anche gli eventi pubblici dove risulta impossibile controllare il rispetto della distanza tra le persone. E tanto basta a comprendere quanto sia difficile la scelta sul ritorno a scuola dei ragazzi.

 

PressGiochi

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